Calciopoli è finita?

L’accusa pronunciata da Gigi Delneri mercoledì sera dopo la sconfitta con il Palermo allo stadio Barbera non lasciava spazio a interpretazioni. «Se gli arbitri non vedono non devono fare questo mestiere e Morganti in questo momento non è in grado di arbitrare. Vogliamo rispetto: Calciopoli è finita 5 anni fa, sempre che sia esistita». E ieri un gruppo di tifosi bianconeri ha raccolto il suo sfogo trasformandolo nella minaccia di «azioni legali contro la Figc e i suoi dirigenti» in merito ai presunti ripetuti torti arbitrali che la Juventus avrebbe subito nel corso di questo campionato. Ultimo dei quali quello di Emidio Morganti, stigmatizzato anche da Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione arbitri: «Sull’errore di Morganti non ci sono dubbi. C’è bisogno di riconoscerlo?», dice. E il presidente federcalcio Abete conferma: «Errore grave». Ma nega relazioni «tra le iniziative di politica sportiva da parte dei singoli club (come l’esposto della Juventus su Calciopoli, ndr) e i comportamenti del mondo arbitrale, con i suoi errori».

Il presidente rosanero Maurizio Zamparini la butta invece sul sarcasmo: «Molto presto regalerò un lacrimatoio alla Juventus dover poter riversare tutti i pianti per le ingiustizie subite dagli arbitri». La polemica non si placa e la domanda resta: Calciopoli è finita davvero?

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