La Carfagna in trincea nella lotta al cancro

Roma
La responsabile alle Pari opportunità lancia il suo appello durante la presentazione di una nuova campagna di sensibilizzazione sul tumore al seno, patrocinata dal suo ministero, basata sul progetto “La storia di Paola”: fiction ambientata nel dipartimento oncologico di Modena, realizzata con tecnica stile Second life. E sottolinea, tra l’altro, come sia necessario «far capire alla gente che di questa malattia, che ogni anno presenta 34mila nuovi casi in Italia, oggi si può guarire». Detto questo, spostando l’attenzione sull’importanza che ricopre il ruolo della corretta conoscenza della malattia, la Carfagna rimarca al tempo stesso come nel 2008 si possa ancora «morire di disinformazione». Un motivo in più, spiega, per «sconfiggere la cortina di ignoranza e pregiudizi». Ma anche per «non lasciare mai soli i pazienti che vivono in questo tunnel».
«Compito delle istituzioni - ricorda - è sostenere il ritorno a una nuova vita per chi ha vinto la propria battaglia contro il cancro». Ecco perché «lo Stato deve facilitare e garantire il reinserimento dei malati di cancro, nel mondo del lavoro in particolare e nella società più in generale».
L’esponente del governo, che sente il «dovere di intraprendere azioni concrete per la salute delle donne», ripete che serve «tenere alta la guardia, perché la diagnosi precoce è la migliore alleata». E nel ringraziare i medici intervenuti all’incontro, svoltosi nella Capitale, il ministro puntualizza di «ammirare profondamente chi è impegnato in una lotta che dà buoni risultati».

«Voglio lasciarvi - poi conclude - con un pensiero di gratitudine e speranza: il ministero delle Pari opportunità è accanto alle donne». Un messaggio di speranza chiaro, lanciato dalla Carfagna, pronta a ribadire il concetto chiave: «Dal cancro si può guarire».
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