Il caso Dopo un’intervista

Parlare costa caro. E sta costando carissimo a Mariafrancesca Garritano. Licenziata. Perde il suo posto di ballerina della Scala di Milano. La ragione? Aver denunciato in un’intervista all’Observer la realtà che si nasconde dietro alle performance d’eccellenza del teatro milanese: una ballerina su cinque è anoressica. Uno spaccato che in realtà potrebbe essere quello di qualsiasi altra professionista della danza nel mondo, ma che ha spinto il teatro italiano a prendere la decisione più estrema e a cacciare la Garritano per giusta causa.
Mariafrancesca Garritano è entrata alla Scala quando aveva 16 anni. Ha studiato danza classica da bambina, nel 1994 ha vinto l’ambitissimo premio «Scarpetta d’Oro» di Montecarlo. Oggi ne ha 33 e da un po’ di tempo ha deciso di denunciare il mondo dietro al palco. Lo ha fatto con un libro «La verità, vi prego, sulla danza», pubblicato nel 2010 da Edizioni Italia Press. Ma pare che il suo licenziamento non sia legato a quella pubblicazione, dove pure la professionista raccontava come dietro alla magrezza di tante ballerine di danza classica ci sono sacrifici enormi e spesso la decisione di autoimporsi il digiuno per stare nelle taglie prescritte dalla professione. «Alcune ballerine venivano portate in ospedale per essere alimentate con i tubi», ha raccontato. «Sette ballerine su 10 non hanno più le mestruazioni per via delle diete punitive alle quali si sottopongono - ha spiegato - e non riescono poi ad avere figli». Poi la sua verità: «Andavo avanti con una mela e uno yogurt al giorno, affidandomi all’adrenalina per arrivare alla fine delle prove».
Sacrifici al limite della sopravvivenza.

Il tutto per un mestiere di grande prestigio, ma talvolta fatto di troppe rinunce e imposizioni. L’ultima è arrivata a Mariafrancesca proprio ieri e dice che non dovrà più danzare alla Scala. Perché la verità sulla danza fa più male di qualsiasi digiuno.

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