Caro direttore,
quando mi è possibile seguo con molto interesse i suoi commenti, ma in questo ultimo periodo ho la sensazione che non si stia tanto interessando alle famiglie «di ceto medio» al quale anchio pensavo di appartenere in quanto fortunato pensionato Enel, 28.000 euro annui lordi, un mutuo della casa ancora da finire, un figlio laureato in ingegneria elettronica all'università di Messina, che lavora da qualche anno a Milano con circa 1.300 euro al mese, e una figlia con lavoro part time da un dentista, a 750 euro al mese. Mia moglie e io stiamo attenti al centesimo nello spendere i soldi per i fabbisogni quotidiani, e viviamo una vita decorosa ma di continue rinunce. Certamente plaudo le parole dell'onorevole Berlusconi improntate sull'ottimismo (anchio dico a miei figli ogni Natale, non vi preoccupate l'anno prossimo sarà migliore), ma vorrei che oltre alle parole seguissero fatti. Sarebbe più facile pensare con tale sentimento positivo, la Casta politica non è stata per niente toccata, e si continua ad assistere a enormi sprechi che offendono le famiglie. Anche i manager delle banche e delle varie aziende che hanno messo sul lastrico aziende e famiglie non vengono toccati. Per contro: se commetto un piccolo errore con il 730 vengo castigato a meno di rivolgermi a professionisti che chiedono parcelle forse superiori alle sanzione. Le rivolgo un accorato appello: sensibilizzi la Casta a un comportamento più etico che non offenda noi onesti lavoratori.
Caro Pietro, ha ragione. Nel momento in cui si chiede un sacrificio agli italiani, bisogna fare qualche intervento forte sui costi della politica. A me, per esempio, ha fatto molto indignare che la Camera abbia speso 500mila euro per un sistema di voto anti-pianisti che probabilmente non entrerà mai in funzione. Perché i deputati possono permettersi di essere fannulloni e ben retribuiti? Noi labbiamo denunciato sul Giornale. E glielo assicuro: continueremo a denunciare tutti gli sprechi.
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