La Cdl: subito nuove regole Fini: «Ora una cosa per volta»

da Roma

Dopo la notizia delle dimissioni di Antonio Fazio, nel Palazzo il pomeriggio è stato caratterizzato da un profluvio di dichiarazioni all'insegna del bipartisan sulla nomina del successore alla guida di Bankitalia. Un clima di collaborazione, sottoscritto sia da Silvio Berlusconi che da Romano Prodi in persona.
L’attenzione adesso è verso il Consiglio dei ministri di oggi. A seconda di come andranno le cose nella riunione a Palazzo Chigi, dipenderà l’esito dell’intento cooperativo manifestato nelle ultime ore. Le dimissioni in qualche modo vengono accolte con un sospiro di sollievo dai parlamentari e molti hanno subito rivolto la loro attenzione agli emendamenti alla legge sul risparmio che verranno approvati oggi in Consiglio dei ministri. La possibilità di una intesa bipartisan sembra adesso più vicina. Il premier è disponibile all’apertura al centrosinistra e nella Cdl c’è fiducia anche se Gianfranco Fini ha giustamente invitato alla prudenza e a considerare «le cose una per volta». «Le dimissioni del Governatore Fazio rappresentano un gesto atteso e rispettabile. Sull'intera vicenda il governo ha avuto un comportamento fermo, ma sempre rispettoso dell'autonomia della Banca d'Italia. Ora si tratta di individuare nuove regole che garantiscano ancor di più i risparmiatori ed il sistema bancario nel suo complesso», dice Enrico La Loggia, ministro per gli Affari regionali. Sulla stessa lunghezza d’onda, il segretario Udc Lorenzo Cesa: «Esprimo apprezzamento per il gesto compiuto oggi da Antonio Fazio che in questo modo dimostra senso di responsabilità. Adesso il paese deve voltare pagina e guardare avanti ed è ancora più necessario sostenere lo sforzo del presidente della Camera Casini per dare una risposta comprensibile, chiara e tempestiva al tema risparmio». «Siamo d’accordo con Casini: la legge sul risparmio deve andare avanti e deve essere approvata il più presto possibile», ha sostenuto il portavoce di An Andrea Ronchi, commentando le dimissioni del governatore della Banca d'Italia. «Ora serve - aggiunge Ronchi - un gesto importante da parte della politica. In un momento delicato e difficile serve una risposta alta e responsabile e la più condivisa possibile». Così il presidente dei senatori di An, Domenico Nania secondo il quale «ci sono le condizioni per dare in tempi rapidi al Paese una nuova legge che riscriva le regole su cui si regge la Banca centrale ma soprattutto che tuteli in modo più stringente ed efficace i risparmiatori e tutti i cittadini».

Quella presa dal governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, secondo Marcello Pera, è «una decisione rispettabile di un uomo rispettabile». Cosa succederà ora? «Questo non lo so, dipende dal Parlamento e dal governo», ha risposto il presidente del Senato.
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