Il Carlo Felice sta veramente diventando la favola - triste ahimé - della città; gli scioperi si susseguono a catena, gli appassionati di musica sono disgustati, importanti attrattive anche turistiche come la rappresentazione di Opere di buon livello vengono eliminate; e tutto questo perché? Perché quattro gatti, per motivi poi neppur tropo incogniti, impediscono a chi vuol lavorare di farlo liberamente, tenendo in ostaggio sia costoro sia chi ha già pagato gli abbonamenti o preso impegni con terzi per farli assistere a rappresentazioni teatrali poi annullate.
A parte il fatto che forse chi tiene in scacco un'istituzione come un teatro comunale dovrebbe essere allontanato dal suo posto di (non) lavoro, e questo credo che sia compito della presidenza del Teatro (presidenza purtroppo di sinistra e tutti sappiamo cosa ciò possa significare!), mi chiedo perché non si rendano partecipi tutti i lavoratori del Teatro Carlo Felice nei benefici conseguenti ad una gestione oculata e corretta; ciò non sottintende, naturalmente, il fatto che un qualsiasi musico-sindacalista possa mettere becco nella scelta delle opere o nell'organizzazione del Teatro (a ciò sono preposti Direttore Artistico e Soprintendente): no, con «rendere partecipi» intendo proprio far partecipare agli utili i lavoratori, tanto che ognuno di loro sappia che se un pincopallino qualsiasi decide di far sciopero e quindi gli incassi relativi a quella rappresentazione se ne vanno a Patrasso, ognuno, appunto, ci rimette concretamente di tasca propria; vogliamo scommettere che se si impostasse una gestione di questo tipo non solo gli scioperi avrebbero un'immediata sensibile riduzione, e probabilmente chi agisce contro gli interessi dei lavoratori sarebbe più prima che poi invitato dai Lavoratori stessi a passare per la porta?
PS.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.