La città del Fuorisalone illumina Brera d’immenso

Lo scrigno d’arte di Brera s’illumina d’immenso. Da stasera, la facciata del palazzo progettato dal Richini vivrà di nuova luce. Così come il cortile del Piermarini, che sfoggerà un fascino irresistibile. Appuntamento dunque alle ore 20.30, fino a notte fonda, per l’inaugurazione - alla presenza, tra gli altri, del sindaco Letizia Moratti - del nuovo impianto di illuminazione scenografica, progettato dallo studio milanese «Castagna & Ravelli», lo stesso delle vetrate del Duomo. E, come per il Duomo, l’allestimento sarà permanente.
Una vera e propria festa, che animerà l’omonima via, oltre a largo Formentini, largo Greppi davanti al Teatro Strehler, e piazza del Carmine, con grandi proiezioni video e performance teatrali e musicali, le esibizioni dei giovani attori del Piccolo Teatro e i concerti dei musicisti della Civica Scuola di Jazz diretta da Enrico Intra, con i negozi del quartiere e la Pinacoteca che sposteranno in avanti l’orario di chiusura.
Non poteva esserci occasione migliore della settimana del Salone del Mobile per offrire alla città uno spettacolo - tutt’altro che effimero - che ha il vantaggio di non finire mai. Grazie a un progetto che, oltre a utilizzare la tecnologia Led a bassissimo consumo elettrico (richiede un impianto da 3 kilowatt, la potenza per alimentare un normale appartamento, con un risparmio energetico pari al 70%), è stato studiato nei minimi dettagli per risultare totalmente non invasivo e completamente reversibile. In altre parole, senza lasciare la minima traccia sulle strutture interessate. Un progetto che ha richiesto circa un anno di lavoro, per un costo complessivo che si aggira attorno ai 200mila euro, completamente finanziati dal Duc (Distretti dell’Unione Commercio) di Brera, con il contributo di Philips. «Valorizzare Brera atraverso una nuova illuminazione era una sfida - afferma l’architetto Gianni Ravelli -, più difficile di quella delle vetrate del Duomo. Perchè qui a Brera è stato necessario inventarsi un nuovo sistema, che desse luce al palazzo come al cortile, senza rendere troppo visibili le fonti e senza intervenire sui muri. In accordo con la soprintendenza, abbiamo così sperimentato un sistema di illuminazione “teatrale“, che offra il massimo di profondità prospettica: per la facciata la luce proviene da apparecchi posizionati sugli edifici di fronte, mentre per l’impianto del cortile, che sarà completato entro fine aprile, la scelta è caduta su barre led di piccolissime dimensioni».
Sotto la «benedizione» di Brera, che ospiterà l’evento clou della giornata, continuano nel resto della città gli appuntamenti del Fuorisalone. In tema di illuminazione, sempre di sera, da non perdere «Cuorebosco», in piazza San Fedele, dove è stato riprodotto un «bosco sacro» artificiale, tra brume e nebbie di una Mediolanum senza tempo. Così come «Principia» in piazza Duomo, mostra immaginifica sul futuro dove le più innovative scoperte scientifiche vengono manipolate e reinterpretate, per creare opere d’arte uniche e originali. Il Fuorisalone è anche l’occasione giusta per celebrare compleanni importanti. Come quello della rivista di architettura AD, che per i suoi trent’anni ha allestito a Palazzo del Senato, in via Senato 10, uno show multimediale dal titolo «L’arte di abitare», che mostrerà al pubblico una selezione delle oltre 4mila case illustrate dalla rivista.

O i primi 100 anni del marchio Elizabeth Arden, presente in Galleria del Corso, in corso Vittorio Emanuele, con una maxi istallazione dedicata alle opere di 4 giovani artisti che hanno reinterpretato la storica Red Door di Fifth Avenue a New York, diventata negli anni simbolo il simbolo della Casa americana.