La città papale si ribella al vescovo spendaccione

C’è aria di tempesta nella tranquilla Avignone, l’antica città dei Papi della Francia meridionali, dove parte del mondo cattolico è in rivolta contro il vescovo Jean-Pierre Cattenoz, considerato troppo amante del lusso e spendaccione. Una polemica che dura da due anni e che vede contrapposti un gruppo di fedelissimi del vescovo del Vaucluse, la regione di Avignone, con una parte della comunità cattolica, tra cui influenti parroci, esasperati dallo stile di vita di Cattenoz.
L’ultimo episodio dello scontro, che rischia di arrivare fino al Vaticano, risale a l’altroieri pomeriggio davanti al portone (rimasto sprangato) della sede vescovile, dove tra i 200 e i 250 cattolici hanno manifestato «in silenzio» la loro rabbia, chiedendo le dimissioni dell’alto prelato. Mai nell’antica cittadina papale si erano viste manifestazioni simili contro la gerarchia ecclesiastica. Sul fronte opposto, cinque sostenitori di Cattenoz hanno acceso altrettanti ceri per esprimere solidarietà nei confronti dell’alto prelato.

«Prego tutti i giorni affinché se ne vada», confessa un prete al quotidiano «Le Parisien», che ieri dedica ampio spazio alla notizia. Mentre in piazza c’è addirittura chi punta il dito contro «la personalità del vescovo, un uomo brutale che con il suo comportamento non rispetta le persone», dice Renè Moulinas del’associazione Cristiani del Vaucluse.

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