Com'è dolce viaggiare nella fabbrica del cioccolato

È vero, parliamo spesso di città, ma è qui che di solito si anticipano gli eventi e lo stile urbano. E qui il mondo è fatto a strisce, blu s'intende, che stanno tappezzando le periferie vicino alle fermate della metropolitana, quella che si dovrebbe prendere per evitare di inquinare - appunto - la città. Insomma: il Grande Piano del Traffico alla fine è un compitino di prima elementare. Classe nella quale di solito si comincia far di conto. E ai politici attuali (che su questo non si differenziano affatto da quelli precedenti) facciamo allora lezione. Soluzione a: parcheggiare (fino ad oggi) in libertà vicino a una fermata ai bordi della città, prendere per andare a lavorare i mezzi, pagare (nel caso peggiore) il biglietto intero dei mezzi, andata e ritorno. Soluzione b: da domani pagare un tot l'ora per circa 10 ore, che più il biglietto - andata e ritorno - per circa 25 lavorativi il mese. Fa un mezzo stipendio, e sicuramente più del ticket d'ingresso più parcheggio selvaggio in centro, dove la multa capita una volta su 10.

E quindi meglio la roulette, alla faccia dell'inquinamento, Questi i numeri del Grande Piano, a prova di smentita: praticamente solo una nuova tassa che si abbatte su chi lavora. E se questo è lo stile (sempre molto chic) dei nostri amministratori, meglio che tornino pure all'asilo.

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