Consob Arrivano le regole sulle parti correlate, in difesa delle minoranze azionarie

Arriva l’antidoto della Consob ai conflitti di interesse in Borsa. La Commissione guidata da Lamberto Cardia ha adottato il nuovo regolamento che disciplina le «operazioni con parti correlate», ossia quelle poste in essere da società quotate con «soggetti in potenziale conflitto d’interesse» come gli «azionisti di riferimento o di controllo, amministratori, sindaci e alti dirigenti».
La nuova normativa si regge su «due punti cardine»: l’attribuzione di un ruolo di peso agli amministratori indipendenti nella gestione delle operazioni con parti correlate e una maggiore trasparenza nell’informazione al mercato. «L’intento primario della disciplina - è scritto nella delibera Consob - è quello di rafforzare la tutela degli azionisti di minoranza e degli altri portatori di interessi attraverso il contrasto di eventuali abusi, che possono scaturire nelle operazioni in potenziale conflitto d’interesse effettuate con parti correlate». Nozione, quella di parte correlata, che si estende anche agli aderenti ai patti di sindacato quando, «anche tramite i medesimi accordi, sono in grado di esercitare un controllo solitario o congiunto ovvero un’influenza notevole sulla società». Ipotesi che riguardano importanti gruppi italiani come, solo per citare alcuni casi, Rcs, Telco-Telecom, Pirelli, Gemina, Impregilo. E Mediobanca, dove di sicuro ci sarà un impatto sui finanziamenti della banca ai soci del patto.

E saranno questi ultimi a doversi attrezzare con consiglieri indipendenti, messi nelle condizioni di seguire le operazioni interessate dal regolamento della Commissione. Le nuove regole non dovrebbero invece interessare fusioni e acquisizioni e, per quanto riguarda l’equity capital market, gli aumenti di capitale.

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