«Vogliamo continuare a monitorare il traffico sulle corsie gialle e intendiamo fare rispettare il divieto di circolazione sulle carreggiate riservate ai mezzi pubblici. Per chi non rispetta il codice della strada non fermeremo di certo le nostre sanzioni. L'obiettivo di Amt non è comunque di fare cassa, ma di ottenere finalmente le corsie gialle libere da automobili e motocicli per fare rispettare con puntualità maggiore gli orari dei bus al servizio dei cittadini».
Huber Guyot, amministratore delegato di Amt, rilancia sulla polemica delle multe e sulla linea dura contro gli indisciplinati automobilisti genovesi. Il manager francese ha annunciato ieri mattina che, oltre alle telecamere di via Archimede e di via Tolemaide, nelle prossime settimane entreranno in funzione quelle di via Jori e via Canevari. Entro qualche mese, inoltre, tutte e venti. Gli occhi dei vigili elettronici attraverso le fotografie manderanno a casa dei genovesi centinaia di multe. Dalla parte di Amt il sindaco Beppe Pericu, ma l'assessore al Traffico Arcangelo Merella frena e non vuole che si pigi l'acceleratore.
«Sono tanti i chilometri delle corsie gialle - spiega Pericu - nelle città europee. Genova invece ne ha pochini. Occorre quindi aumentarle come ci chiede Amt trovando un punto di equilibrio, che non è facile, tale da non penalizzare troppo il traffico privato anche se ricordo che il consiglio comunale ci ha dato il mandato di privilegiare il trasporto pubblico».
«Sono d'accordo - dice Merella - sull'aumento delle corsie gialle anche se bisogna monitorare attentamente il traffico prima di prendere decisioni. Sulle telecamere, invece, credo che occorra tempo per valutare l'installazione di tutti gli strumenti ottici sulle strade genovesi e soprattutto bisogna avere pareri tecnici e fare attenzione su come e quando usare le fotografie per fare le multe.
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