Il talento di Abel Ferrara? Uninvenzione della critica snob, che avrebbe dovuto buttarlo a mare da quel dì. Come aveva già fatto il pubblico pagante dopo limmondo Il cattivo tenente. Ed era il 1992. Nel frattempo linesauribile trombone italo-americano ha continuato a dirigere le sue boiate, puntualmente osannato dai devoti recensori, impagabili nel fingere di aver capito film deliranti. Ecco ora lultima perla della collana, il folle Go Go Tales, fuori concorso al penultimo Festival di Cannes. Siamo a New York, anche se il film è stato interamente girato a Cinecittà. Ma potrebbe essere Londra, Pechino o Bergamo Alta, visto che la macchina da presa non sallontana mai dal Paradise. Il club finanziato dal parrucchiere gay Johnie (Matthew Modine), dove la prima regola è: guardare e non toccare. Le sinuose ballerine di lap dance scivolano in topless tra i clienti giapponesi, mentre lintrattenitore Ray Ruby (Willem Defoe), fratello del mecenate, singegna con lanziano commercialista Jay (Roy Dotrice) a sbancare la lotteria nazionale (se non è clandestina, perché le giocate si fanno di nascosto nei retrobottega?). Un costoso sistemone che ritarda le paghe delle ragazze. Finché escono i sei numeri giusti e i due soci non trovano più la ricevuta.
Il film, di esasperante lentezza, si perde tra le (ragguardevoli) tette e cosce di Stefania Rocca, decisa a spolpare lassatanato produttore Andy Luotto, e di Asia Argento, pronta addirittura a baciare in palcoscenico un cane (a quattro zampe).
GO GO TALES di Abel Ferrara (Usa, 2007) con Willem Defoe, Asia Argento. 101 minuti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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