Il gestore dei «tesori» artistici

Le attività di Art advisory, uno dei servizi più sofisticati offerti delle banche, non riescono a offrire le giuste risposte alla clientela - anche se alcune delle più blasonate, come anche JpMorgan, prendono in esame per la clientela di fascia più alta, soluzioni di profilo adeguato - e si sta così formando una nuova figura professionale, il Gestore di patrimoni artistici. Osserva Giancarlo Graziani, coordinatore delle attività Cestart e docente di economia dell'arte, tra i primi in Italia a occuparsi di Art banking: «L'Art advisory, come è stata intesa finora, è arrivata al capolinea, e chi è più avanti è già nella fase di gestione attiva dei patrimoni artistici, l'unica che può soddisfare le esigenze complesse di persone dalle proprietà diversificate. L'Art banking resterà in ambito Private o Wealth management, che essendo un'industria, almeno nella concezione locale, non può dare ciò che solo l'“alto artigianato” riesce a offrire, poiché ha limiti molto più alti di spesa e di tempo: il gestore di patrimoni artistici si avvale dei servizi bancari necessari per raggiungere lo scopo, è un altro lavoro.

In proposito - conclude Graziani - il 4 e 5 dicembre si terrà a San Marino l'edizione 2014 di “Mercanti & Banche” che tra i vari punti qualificanti della propria azione, voluta dal Segretario di Stato al Turismo, Teodoro Lonfernini, ha proprio quello di formare tali figure professionali che sono praticamente al debutto sulla scena».

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