Terribile incidente nel Leccese, bimbo esce da lamiere e cerca aiuto

Le condizioni della mamma del piccolo restano gravi, la sorellina è stata operata d’urgenza, mentre per il papà non c’è stato nulla da fare; morto anche il conducente dell’altra auto, la moglie ancora ricoverata

Terribile incidente nel Leccese, bimbo esce da lamiere e cerca aiuto

Una famiglia quasi completamente distrutta dopo un terribile incidente, verificatosi di notte nei pressi di Lecce sulla Surbo-Torre Rinalda.

Lo schianto, tra un’Audi ed una Panda, è avvenuto in prossimità di un incrocio ritenuto molto pericoloso dagli autisti che si trovano a percorrerlo e soprattutto dagli abitanti della zona, che avevano richiesto già in più di un’occasione alla Provincia di intervenire per rendere più sicura la strada.
L’unico a riuscire ad abbandonare la spaventoso groviglio di lamiere è un bimbo di soli 8 anni che coraggiosamente, nel buio della notte, si è messo a cercare un aiuto per i genitori e la sorellina, rimasti invece intrappolati all’interno dell’Audi su cui viaggiavano. Tra urla e singhiozzi, il piccolo ha vagato per i campi fino a riuscire ad attirare l’attenzione dei soccorritori, che hanno potuto individuarlo e portarlo in salvo. Lui ancora non sa nulla, ma nello schianto è deceduto sul colpo il papà, il 41enne Franco Calogiuri, così come non c’è stato nulla da fare neppure per l’uomo al volante della Panda, Santo Greco, di 68 anni. Gli operatori del 118 hanno portato via in ambulanza la madre del piccolo, Roberta Budano, e la sorellina di 10 anni, oltre alla moglie del 68enne alla guida della Panda, Oronza Bianco; tutte e tre sono state condotte all’ospedale Vito Fazzi in gravi condizioni.

Per la bambina è stato necessario un intervento chirurgico d’urgenza, a causa della perforazione dello stomaco subìta nello scontro. Ancora gravi le condizioni della madre, ricoverata in rianimazione, mentre sembrano esser migliorate le condizioni della signora Oronza Bianco.

Il

piccolo è invece affidato alle cure del reparto di pediatria del medesimo ospedale, che lo circonda di affetto; tuttavia resta ancora all’oscuro delle condizioni della mamma e della sorellina, oltre che della morte del papà.

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