Mummificata e morta da almeno un anno. I vicini di casa non la vedevano da diversi mesi e credevano fosse ricoverata in una casa di cura.
La signora, sessantenne veronese e abitante in un condominio popolare in via Tunisi, nel quartiere Borgo Roma, era invece deceduta da almeno un anno. Venerdì sera, i vicini hanno chiamato la polizia, a causa dell'odore insopportabile nell'atrio condominiale.
Al loro arrivo, gli agenti hanno trovato il corpo della donna in avanzato stato di decomposizione. La porta dell'abitazione era chiusa dall'interno e non mostrava segni di scasso. Probabilmente la vittima si è sentita male in casa ed è morta per cause naturali.
Solo l'autopsia, che verrà fatta nelle prossime ore, potrà dare delle certezze. Il cadavere a un primo esame non mostrava segni di colluttazione o violenza. Anche l'appartamento è stato trovato in perfetto ordine. La macchina della donna, parcheggiata in un garage da mesi, è stata trovata completamente ricoperta di polvere. Ultimo indizio che fa propendere per una morte risalente a diversi mesi, è lo stato della cassetta delle lettere, zeppa e stracolma di bollette risalenti a dicembre 2016.
Tutto farebbe pensare quindi a un decesso avvenuto tra gennaio e febbraio 2017. Il pm di turno ha disposto il trasferimento della salma nal Policlinico, in attesa di autopsia. La donna, divorziata e senza figli, occupava l'alloggio popolare da anni. In tutti questi mesi comunque nessuno si è preoccupato di cercarla. E soprattutto, alcun parente o amico ha chiesto sue notizie.
L'autopsia farà chiarezza anche sulla data esatta del decesso, ma tutto fa pensare a un dramma della solitudine. Queste scoperte purtroppo sono sempre più frequenti.
Solo ad aprile, era stato trovato a Stresa il corpo senza vita di Franco Ugo Lesli, 77enne originario di Domodossola.
Anche il quel caso il ritrovamento è arrivato in seguito a una segnalazione dei vicini di casa, insospettiti dall'odore e dal numero di mosche nei pressi dell'appartamento dell'uomo. Lesli era morto di cause naturali e il decesso risaliva a circa due mesi prima la triste scoperta .