Nasce a Monza un nuovo ospedale finanziato e gestito con fondi privati

«Ogni anno, in Italia, 500 bambini tra 0 e 15 anni si ammalano di leucemia, un centinaio solo in Lombardia. Grazie alle terapie attuali circa l'80% guarisce, ma la sfida che dobbiamo vincere è per quel 20% che tuttora non risponde alle cure». Le parole sono di Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica dell'Ospedale San Gerardo di Monza, direttore scientifico della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (Mbbm) e del neonato ospedale Centro Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della Leucemia del Bambino a Monza.

Il nuovo centro sorge a fianco dell'Ospedale San Gerardo su un'area concessa in diritto di superficie dalla Regione Lombardia. Le prime aree entreranno in funzione già nelle prossime settimane. Tra queste il Day Hospital, cuore pulsante del nuovo ospedale, e i servizi di accoglienza e registrazione dei pazienti. Mancano ormai solo due o tre mesi per terminare tutti i lavori interni e consegnare lo stabile finito e agibile. Tra le novità del progetto - interamente realizzato con fondi privati - un innovativo modello di partnership pubblico-privato. Il Centro Maria Letizia Verga sarà un ospedale pubblico, cui chiunque potrà accedere tramite il Ssn, ma sarà gestito privatamente e in piena autonomia dalla Fondazione Mbbm e permetterà anche il potenziamento degli studi e delle ricerche scientifiche svolte dalla Fondazione Tettamanti nel settore della oncoematologia pediatrica.

Una volta ultimato, oltre al Day Hospital, il nuovo centro di eccellenza ospiterà il Centro Ricerca Tettamanti (con una superficie doppia rispetto agli attuali 600 mq), il reparto di degenza (25 stanze singole), il centro per i trapianti di midollo osseo e altre aree riservate ai medici, ai servizi per i piccoli pazienti (sale giochi e sale ricreative) e i loro familiari.

«Abbiamo mantenuto la promessa fatta ai nostri piccoli e alle loro famiglie - il commento di Giovanni Verga, alla cui figlia Maria Letizia, morta di leucemia all'età di 4 anni, è intitolata l'istituzione - ma molto resta da fare e c'è ancora bisogno dell'aiuto di tutti».