Panini, borse e calamite ai piedi di Garibaldi: il degrado del Gianicolo

Il degrado di Roma è arrivato fino al Gianicolo. Da lunedì scorso, infatti, tre camioncini adibiti a bar e ad attività commerciale sono spuntati ai piedi della statua di Garibaldi.

Il Gianicolo è una delle mete privilegiate dai turisti e non solo, dato che dalla cima del colle si può godere di un panorama molto suggestivo: una distesa di cupole barocche, il Pantheon, l'Altare della Patria, il Quirinale. E poi Mote Mario a sinistra, i monti Prenestini a destra e i castelli romani sullo sfondo. Per permettere alle persone di apprezzare al meglio la zona, l'area del Belvedere è stata resa pedonale, recintata con tanto di catene per impedire il passaggio dei mezzi.

Ma dalla settimana scorsa, al centro della zona, sono spuntati dal nulla tre camioncini che, aggirate le catene, si sono fermati ai piedi di Garibaldi, come riferisce il Corriere della Sera. Due sono camioncini bar, mentre uno vende le classiche cianfrusaglie da turismo puramente commerciale di bassa qualità: cappellini, magliette con l'immancabile scritta "I love Rome", ventagli, borse finte griffate, sciarpe e le classiche calamite. Le tre nuove postazioni si aggiungono ai due punti di ristoro già presenti sulla sinistra: lo storico bar Ar Gianicolo e un'altro stand.

Il colle con la vista da favola si sta trasformando in un altro dei tanti luoghi in cui il turismo è percepito solamente come fonte di denaro contante e immediato, invece che come una risorsa preziosa, cui è necessario offrire la bellezza di cui l'Italia è piena.

E all'invasione delle bancarelle si aggiunge anche il degrado ambientale, con bottiglie di plastica e di vetro abbondonate un po' ovunque, le erbacce che a volte impediscono la visuale e la scomparsa misteriosa di un'asta di ferro battuto, appartenente all'anticata cancellata di ingresso della Passeggiata del Gianicolo.