Sea Watch 3, il medico del Pd: "Situazione insostenibile. Intervenga Strasburgo"

Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa in prima linea sul fronte degli aiuti umanitari interviene ancora una volta nell’ambito della questione Sea Watch 3. "Quella a cui stiamo assistendo in queste giornate è una situazione diventata ormai insostenibile - dice l’eurodeputato Pd Pietro Bartolo -. Soltanto nell’ultima settimana a Lampedusa sono sbarcate oltre 100 persone, nel silenzio del governo e senza clamori, mentre a bordo della Sea Watch 3 si è scelto di creare delle condizioni di paura e di incertezza francamente ingiustificabili".

Parole chiare e senza possibilità di fraintendimenti e che hanno come obiettivo le politiche migratorie del governo italiano. "Per questo - prosegue il medico di Lampedusa - ci appelliamo con forza alla Corte di Strasburgo, affinché si metta al più presto la parola fine al limbo in cui sono stati relegate le persone a bordo della nave della Ong. Non fatico a immaginare che anche la Corte di Strasburgo possa riscontrare le tante violazioni dei diritti umani che si stanno commettendo in queste ore. Da un ministro che quelle violazioni le ha messe nero su bianco in un decreto legge, purtroppo, non ci aspettiamo niente di diverso. Da Strasburgo, invece, sì".

E sulla giornata del Rifugiato, giovedì scorso, Bartolo ha dichiarato: "In Italia, come a Bruxelles, si sprecheranno fiumi di inchiostro per dire che è necessario impegnarsi sul fronte dei diritti umani, che i bisogni degli ultimi vanno tutelati, che è indispensabile ripartire dai valori dell'Europa. Ne ho ascoltate tante, di parole in questa direzione, sin dai primi giorni di questa nuova esperienza a Bruxelles. Parole che, ancora una volta, tornano a sbattere contro la cronaca di queste ore, che ci racconta il calvario delle 43 persone bloccate a bordo della Sea Watch, da un parte, mentre la Guardia costiera fa sbarcare 45 migranti a Lampedusa. Segno di una becera propaganda, consumata ancora una volta sulla pelle della gente. Giornata mondiale del rifugiato, anno 2019.