di Luigi Cucchi
Vivere a lungo, ma sani nel proprio equilibrio psicofisico. È una prospettiva che crea angoscia, panico e depressione, essere vecchi, con scarsa mobilità e non autosufficienti. L'invecchiamento può essere ritardato se veramente lo vogliamo. Il primo segreto di una vecchiaia sana è restare magri: vanno ridotte le calorie assunte quotidianamente, è fondamentale a ogni età della vita, ma quando poi si è anziani si deve mangiare pochissimo, purtroppo. Così si riduce il numero e la gravità delle patologie tipiche dell'invecchiamento. Diminuendo le calorie quotidiane del 30% si potrebbe raddoppiare la longevità.
Con una dieta ipocalorica di circa 1.800 calorie al giorno per l'uomo (mai senza vitamine e nutrienti necessari), si riportano nelle condizioni ottimali i valori pressori e il colesterolo, e si può ringiovanire l'intero sistema cardiovascolare di circa 15 anni. La restrizione calorica, però, va sempre correlata al metabolismo basale, cioè va regolata in base a quanto consumiamo giornalmente. Bisogna introdurre tante calorie quante se ne bruciano per arginare le malattie del benessere, come l'alto colesterolo e l'ipertensione. L'utilizzo costante e vario di frutta e verdura è indispensabile, crea un mix di sostanze antiossidanti. Si tratta principalmente di polifenoli (come catechina, isoflavoni, resveratrolo), carotenoidi (come licopene e luteina), vitamine (A, C ed E). Le reazioni di ossidazione producono radicali liberi, responsabili dell'avvio di una reazione a catena che danneggia le cellule; gli antiossidanti terminano queste reazioni a catena intervenendo sui radicali intermedi e inibendo altre reazioni di ossidazione.Vanno esclusi il più possibile dalla propria alimentazione i cibi confezionati (quelli ricchi di conservanti, lo zucchero e il sale) e le bibite gasate. Si deve porre attenzione ai cibi che fanno realmente male al nostro organismo come, a esempio, il fritto alle alte temperature. Ricordiamoci che le patatine (tanto buone) sono un condensato di calorie e provocano infiammazioni croniche e stress ossidativo, facendoci invecchiare anzitempo. Alcune persone sono geneticamente predisposte a un invecchiamento biologico più rapido, legato a piccole differenze nelle sequenze di alcuni geni che regolano i telomeri, le strutture di protezione del Dna che si trovano alle estremità dei cromosomi. A questa precoce senescenza cellulare è legato un maggior rischio di sviluppare patologie come le coronaropatie e diverse forme di cancro. I telomeri si accorciano ogni volta che una cellula si divide.
Quando arrivano a una lunghezza critica, le cellule smettono di dividersi, diventano progressivamente meno efficienti e infine muoiono.
«Questo processo varia, alcuni sono geneticamente programmate per invecchiare a un ritmo più veloce», sostiene Tim Spector, del King College di Londra, precisando che se le condizioni ambientali sono negative - fumo, obesità, mancanza di esercizio fisico i telomeri ne risentono e la persona rischia di diventare biologicamente ancora più vecchia, di conseguenza corre un maggiore rischio di sviluppare malattie legate all'età, come le cardiopatie e i tumori.
Sono state scoperte sette varianti geniche di telomeri: per tutte e sette è stata evidenziata una chiara associazione con il rischio di coronaropatia, e per due un'associazione con lo sviluppo di diversi tipi di cancro e altre a
malattie, come la sclerosi multipla, la celiachia e la fibrosi polmonare idiopatica.Altro elemento fondamentale per mantenersi in salute è l'attività fisica: agli anziani è suggerita una camminata al giorno di almeno 30 minuti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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