Marcello Di Dio
nostro inviato a Empoli
Dominare la partita per ottanta minuti, subire un tiro e mezzo in porta e rischiare addirittura di perdere nellultimo assalto avversario. La Fiorentina anticipa il Natale di una settimana e lascia due punti importanti a Empoli, risultando lunica delle inseguitrici della Juventus a non approfittare del mezzo passo falso bianconero. Ma il pari riporta i viola alla loro dimensione. «Lobiettivo vero dei viola è un piazzamento tra il quarto e il sesto posto, ovvero nella zona che conduce alla Coppa Uefa, quindi dobbiamo guardarci dietro», evidenzia in maniera onesta il presidente Andrea Della Valle.
Comunque il pareggio del «Castellani», che fa retrocedere i viola dal secondo al quarto posto (con un Livorno che si avvicina pericolosamente), non può che lasciare lamaro in bocca. Prandelli ammetterà alla fine che «la squadra è un po meno brillante di prima», ma nello stesso tempo è soddisfatto della prova del gruppo. «Giocando con questa personalità, faremo punti su tutti i campi». Intanto però ne lascia due a un Empoli prigioniero delle sue paure (pesano le quattro sconfitte consecutive che hanno portato il tecnico Somma sullorlo dellesonero), molle, senza iniziativa né corsa. La vittoria sofferta - con il Treviso era stato un pericoloso campanello dallarme, a sua volta Prandelli aveva chiesto alla vigilia grande concentrazione, conscio del leggero appannamento di una rosa finora ineccepibile. E a Empoli i viola hanno il merito di fare comunque la partita sin dallinizio, ma almeno nel primo tempo giocano poco la palla a terra, cercando insistentemente il lancio lungo per Toni. Al quale la fortuna sembra aver voltato le spalle, se è vero che ieri ha colto il terzo palo in tre partite. Il gol numero diciassette, un incubo per il bomber, non vuole proprio arrivare.
Alla squadra di Prandelli, che conferma lassetto a due punte e recupera Jorgensen, manca dinamismo. Forse la rosa corta inizia a pesare («parlare ora di rinforzi a gennaio sarebbe una mancanza di rispetto per i ragazzi che stanno giocando bene, la rosa andrà completata non stravolta», sottolinea Prandelli). Ma nonostante il calo dopo un bellissimo avvio di stagione, la Fiorentina domina lEmpoli, avversario a terra moralmente e intimorito dal più forte avversario. Il risultato è un solo gol allattivo, quello di Pazzini al 70 che raccoglie la respinta del palo sul tiro di Toni, due nitide occasioni capitate a Pazzini e Fiore, un netto predominio nel possesso palla.
LEmpoli è nullo in attacco (lex Riganò, celebrato con uno striscione dal pubblico viola, si sacrifica in fase difensiva, mentre Tavano non trova spazi) e reagisce solo dopo lo svantaggio, trovando il pareggio in maniera fortunosa: il tiro di Almiron viene deviato dalla schiena di Gamberini e finisce sui piedi di Vannucchi, che da vicino fa secco Frey e celebra imitando il gesto ormai tipico di Toni. E dire che il giocatore pratese, entrato all8 della ripresa, non doveva essere in campo a causa di un virus influenzale. E addirittura la squadra di Somma rischia il colpaccio, quando il tiro di Tavano viene deviato da Brocchi sulla traversa. Trema la Fiorentina, tira un sospiro di sollievo Somma.
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