il dibattito sul Medio Levante

2 MUNICIPIO AVVELENATO?
Non ci sto a passare da cospiratore:

il mio ribaltone è leale
Accuse ai cospiratori, ribaltoni, ingiurie e stupidaggini varie contro chi ha sfiduciato Orengo. Capisco quello che possono scrivere alcuni suoi fedelissimi. Non capisco Clavarino e altri cittadini o giornalisti. È vero la mozione ha dieci firme tra cui la mia. Cospiratori? Ma chi ha moralmente sfiduciato Orengo? Mi sembra il suo partito e la Lega con l'astensione, che è di fatto un voto contro. Una azione pesantissima. Quindi smettiamola. Un particolare. Credo che le mancate dimissioni siano l'atto migliore di Orengo di questi ultimi tempi. Una reazione di dignità. Le dimissioni tanto sollecitate da Di Prima avrebbero avvantaggiato solo Di Prima che sarebbe ancora assessore. Palmieri e Berettoni con molta serietà non hanno giocato su questo stupido regolamento. Onore al merito. Ma per favore non facciamo finta di credere alla buona fede. Io credo che la maggioranza del Municipio (Pdl incluso) abbia solo intenzione di dimenticare questo ultimo periodo e creare un clima diverso. L'abbiamo percepito tutti. Con la Lega appare molto difficile. Al contrario i dieci firmatari stanno agendo in questa direzione insieme a Costa, De Luca e Palmieri. PS Non ho visto nessun Senatore premere un grilletto. Anzi forse le armi non gli piacciono.

capogruppo Lealtà Medio Levante
2 BASTA IPOCRISIE
La sfiducia al presidente è stata la cosa

più logica che potesse accadere
Sono alcuni anni che la stabilità politica del Medio-Levante ha manifestato molte incertezze non tanto per la mancanza di una maggioranza ma per lotte intestine tra i vari consiglieri del Municipio. Antipatie, simpatie, critiche anche a livello personale hanno minato la stabilità della coalizione e per ultimo la sfiducia al presidente Orengo (ex An). Certo, che chi faceva parte della «presunta» maggioranza ora fariseicamente si «straccia le vesti» e grida al tradimento, ma alla fine questa «sfiducia» è stata la cosa più logica che poteva succedere. Non mi sento di accusare come «traditrice» la consigliera Anna Palmieri, ma ad essa va il mio plauso: ha risolto una volta per tutte le diatribe e un malgoverno impersonificato nel presidente finalmente «sfiduciato». Ora a pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative è inutile voler ad ogni costo rimettere insieme una coalizione che non certo avrà una solidità politica sicura, a parte le velleità di qualche consigliere deciso a fare il Presidente per salvare la faccia a una maggioranza che non vi è più. Bisogna riconoscere i propri errori, le strategie sbagliate, il voler gestire il Municipio da soli, solo con un bagno di umiltà da parte di tutti si può poi ricostruire qualcosa, ma il tutto dopo le prossime elezioni, ora è solo un velleitarismo politicamente sgradevole.
Mario Troviso
Coordinatore prov.Forza Nuova Genova
2INTANTO STIAMO ANCORA ASPETTANDO IL CANDIDATO
Il centrodestra ha un tasso di litigiosità

che non gli lascia alzare la testa
Il fortino Medio Levante è caduto. Sembrava inespugnabile, aveva retto anche quando tutti gli altri erano governati dalla sinistra. Ora non più. Il Giornale ha descritto nei dettagli la caduta del presidente. Ma quello che conta è che il centrodestra ha un tasso di litigiosità e frammentazione che non gli lasciano alzare la testa. Lo scollamento con gli elettori è notevole. Ci sono ancora esponenti Pdl che liquidano il gioco dei tagliandi, che aveva premiato Fabio Orengo, come un giochetto messo in piedi da amici e parenti. Anche se l'iniziativa del nostro Giornale non pretendeva di avere valore statistico assoluto, è stata una cartina di tornasole che non merita di essere liquidata così. Si è visto cosa combinano questi signori: non solo litigano in continuazione ma non c'è traccia di una strategia comune. Se queste sono le premesse, non vedo come possa saltar fuori il nome di un candidato sindaco capace di sconfiggere la sinistra. Se anche ci fosse un leader carismatico tutti gli remerebbero contro alla prima occasione. È la solita storia: in Italia se si mettono intorno a un tavolo dieci persone saltano fuori undici idee e la sintesi guai a farla, altrimenti si passa per prevaricatori che vogliono dettare legge agli altri. I vizi peggiori della sinistra (litigiosità perenne e senza costrutto, lotte correntizie, assenza di leadership) sono il male quotidiano anche del Pdl. Berlusconi ne ha fatto le spese, pur essendo un leader, perché troppi hanno remato contro.

Ma a Genova la situazione non è diversa. Ci vorrebbe un candidato con una volontà di ferro, grande comunicativa, programmi concretissimi e capacità di tenere in riga i malpancisti. Ma lo stiamo ancora aspettando.
Edoardo Musicò

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