2LA REPLICA DEL REGISTA
Io non tradisco nessuno
perché non trovo nessuno
Vorrei rispondere a Luciano Ardoino e Marco Marchionni che sono intervenuti per commentare la mia lettera al Giornale.
Caro Luciano , non so se ho capito tutto. Certo ho capito l'ultima domanda: «Che fai Sergio tradisci?». No, Luciano, non tradisco. Non trovo, è diverso. In questi cinque anni sinceramente io non ho trovato nessuno che mi abbia mai telefonato per dirmi cosa pensa, o chiedermi cosa penso. Chi dovrei tradire?Caro Marco Marchionni, la ringrazio, non so se fosse ironico o serio nel propormi come candidato sindaco, La ringrazio in ogni caso per aver trovato il tempo di leggermi. E la rassicuro non ritengo proprio di corrispondere all'immagine che ho di un Sindaco. Come un amante del teatro lirico: sa come vorrebbe si cantasse ma guai se prova a intonare una sola nota.
Un saluto.
Sergio Maifredi
2RIPARTIRE DALLA LETTERA
Sì, è quel sindaco
che ognuno sogna
Caro Massimiliano, sono rimasta estasiata dalla «Bellezza», come hai sottolineato tu, con la quale Maifredi ha saputo rappresentare il «sindaco» che proprio ognuno di noi sogna per Genova.
Un'esposizione brillante come un cristallo e limpida come acqua di sorgente, così limpida da far scorgere anche le venature più nascoste, i timori e le perplessità verso un soggetto che avrebbe certamente molto su cui lavorare.
Un soggetto che giungerebbe su un territorio in stile «the day after», dopo una lenta distruzione sociale, politica, culturale, sanitaria che da troppo tempo ha violentato Genova e dalle cui macerie si leva il grido di chi vuole rinascere. Al di là degli schieramenti e della scuola pensiero, quando un uomo di cultura, ma soprattutto di grande spessore qualitativo e umano, arriva a fare scelte anche radicali, riuscendo ad esprimersi «contro» ciò che fino a ieri poteva rappresentare la sua storia ma che la realtà dei fatti, oggi, ha evidenziato incancrenito e malato, è una persona che dimostra di saper scegliere, libero da schemi ideologici e scontri generazionali, e sceglie una cosa sola: il bene della propria città.
Sono importantissime queste presenze «di sinistra ma non della sinistra» (splendida sottolineatura, Massimiliano, che prendo a prestito!) per creare davvero una massa entusiasta, votata a Genova e non ad interessi di partito e personalismi, che non va semplicemente a cavalcare la tigre della protesta e dello scontento, ma propone, interagisce, per restituire alla città la sua identità e la sua dignità ed ai genovesi la voglia di credere ancora alle Istituzione ed alla politica fatta tra la gente, con la gente e per la gente. Grazie Maifredi!
Lorella Fontana
2CANDIDATI
Il Pdl prenda spunto
dal Giornale
Non ho mai letto niente di così bello e condivisibile come la lettera di Maifredi. Ma almeno questa riuscirà a convincere il Pdl a scegliere qualcuno?
Ignazio Stefani
2CONDIVISIONE
Si vince solo
con la Bellezza
Concordo alla virgola con i fondi di Sergio Maifredi e di Massimiliano Lussana, si vince solo con la Bellezza.
Enrico Cimaschi
2TORNA CREATIVA
Cara Genova, hai persone
nuove pronte ad amarti
Cara Genova,
ho appoggiato i miei passi adolescenziali per camminare sulle tue strade di vento e di sale, il tuo mare ha cullato le mie giovani membra ansiose di vita e tu mi hai guardato cogli occhi lunghi dei tuoi palazzi e con quella tua aria che allora non comprendevo, camminando per le tue strade ne ricevevo sensazioni che sfociavano nella timidezza davanti al tuo superbo clamore, oggi so che i tuoi toni discreti e soffusi, il tuo rigore umano erano la diretta emanazione di una bellezza assoluta, ma colma di solitudine, come di chi si sente estraneo e diverso, tu sei come una donna diffusa e segreta, imprendibile e desiderante.
La tua solitudine, colma di accenti, domanda in silenzio, una mano, un corpo, un cuore, un intelletto geniale e proiettato verso il futuro, che non teme la tua bellezza assoluta, ma ne vuole fare unesemplarità di vita come donazione e coraggio innovativo, la tua solitudine olimpica vuole abbandonare parzialmente i suoi luoghi per dedicarsi a unumanità sofferente e umiliata, rassegnata e priva di aspirazioni, la tua solitudine vuole camminare per vicoli e strade, per piazze e angoli disattesi.
Per creare la vita come bellezza e amore, come sosta e pensiero, come lavoro creativo e passione civile: il tuo ordine estetico vuoi che sia affiancato dal rigore ètico, entrambi come premesse assolute della tua libertà nata dal tuo mare, che ti lambisce e ti distende sulle sue rive come una donna al sole. In questo tuo nuovo cammino hai accanto a te Massimiliano, Ferruccio, Monica, Giulia, Federico, Diego e ora un uomo che ti ha donato il suo cuore, si chiama Sergio.
È forse lui lamore che cercavi? È forse lui quello destinato a colmare la tua solitudine per renderla fertile e creativa?
Nicla Ghironi
2PENSIERI DAMORE PER LA CITTÀ
Io, genovese allestero,
commosso da quelle parole
Buongiorno Sergio,
Non mi sento per niente «banalmente melodrammatico» mentre le dico che la sua lettera, pubblicata sul Giornale, mi ha - a tratti - commosso. In quelle righe ho trovato lo spirito e lamore che un cittadino dovrebbe provare e manifestare per la propria città. Ho vissuto anche all'estero nella mia vita professionale e quindi ho esperienza diretta di tutto cio' che lei ha voluto descrivere e raccontare.
Le confido che io non andrò a votare perché non vedo in alcuno schieramento una figura all'altezza non dico di realizzare, ma nemmeno di immaginare ciò che lei ha dipinto. A parte ogni altra considerazione, qui ciò che manca è la capacità di prefigurare mondi alternativi e tale rimarrà la nostra condizione finché la città sarà vittima delle rendite di posizione, dei cartelli non scritti, dellasfissia provocata da nuclei di persone che nemmeno si conoscono tra loro ma fanno lobby. Tutte queste comunque sono cose già dette, argomenti già trattati e non vorrei scadere.
Chi lo sa, magari voterei lei se si presentasse ma immagino che non lo farà e - cosa ancor più grave secondo me - immagino che nessuno glielo abbia mai proposto. In fin dei conti, a parte il mugugno, credo che nessuno voglia «il serpente che il sonno vi scuota».
La ringrazio per quello che fa.
Con stima.
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