2LA PROVOCAZIONE
Non è prevista
la versione in arabo
Più prudenti che «illuminati» questi Atei Agnostici Razionalisti: anche Allah è un Dio, ma se la traduzione in lingua araba dello slogan che dovrebbe apparire sulle fiancate degli autobus non mi pare sia prevista...! Cordialmente
Olimpio Parodi
2IL PARADOSSO
Lo spot dimostra
il timore di Dio
Caro Direttore, mi auguro vivamente che stampa, televisione e quantaltro non diano (eccessivo) risalto allo spot «ateo» di moda, perché è talmente cretino e insulso che si condanna da solo! (e mi assumo la responsabilità degli aggettivi). La meraviglia è che il consesso degli agnostici, che annovera anche persone di un certo rilievo, abbia messo insieme una simile composizione che dovrebbe «colpire» ma che diventa invece solo ridicola anche per chi, pur non essendo cattolico e credente, ha un po di buon senso intelligente.
E concludo: gli atei stiano tranquilli, quieti, silenziosi e risparmiatori dei settemila euro: essi non hanno «bisogno di Dio» perché Egli protegge e aiuta anche loro volenti o nolenti che siano, e che a maggior ragione vanno assistiti e perdonati perché «peccatori» ignoranti (ovviamente in senso latino). E considerino anche che il loro spot dimostra, sicuramente senza volontà, un sicuro timore reverenziale verso chi vorrebbero offendere!
2ALLA DIREZIONE AMT
Ora sono pronta
a usare solo lauto
Alla Direzione Amt. Finora ho sentito come un dovere lasciare a casa l'auto e usare il più possibile i mezzi pubblici quantunque quelli di Genova siano sporchi, raramente in orario e col biglietto più caro d'Italia.
Se verrà accettato dalla Vostra Direzione di mettere su alcuni bus il vergognoso e stupido slogan voluto dagli atei (non so se solo liguri o italiani) eviterò al massimo di utilizzare i mezzi pubblici che peraltro risultano più cari addirittura del mezzo privato, e utilizzerò la mia macchina per tutti gli spostamenti che non sono in grado di effettuare col «cavallo di S. Francesco».
In quanto alla vostra Azienda, sempre pronta solo ad aumentare il costo del biglietto (vi è già un aumento programmato a breve e che il cittadino genovese, non potendo far altro, dovrà subire come sempre) posso solo augurarmi ed augurare a tutti noi che venga presto scalzata e sostituita da altra più efficiente, corretta e capace di una gestione non passiva e di miglior qualità, e ne abbiamo molti esempi in tante città del nord e del sud Italia.
Fiorella Merello Guarnero
Cavaliere al merito
della Repubblica Italiana
Volontaria CRI
Scrittrice e pubblicista
2BUS E BRIOCHES
Marta Vincenzi
come Maria Antonietta
Ho letto che la nostra sindaco avrebbe detto che chi si sente offeso dalla scritte blasfeme sugli autobus può non salirvi e prendere la vettura successiva. Forse che Marta Vincenzi vuole passare alla storia come Maria Antonietta per la frase (erroneamente attribuitale) «... se non hanno pane mangino brioches...»?
Avv. Antonio Sulfaro
2DIALOGO TRA SORDI
Basta con le coccole
e la tolleranza assoluta
Caro dottor Lussana, mi sento in dovere di esprimere la convinzione che i bus con la pubblicità idiota di atei in vena di onnipotenza sia dovuta in buona (si fa per dire) parte allattacco della chiesa contro la Chiesa... (attacco che va avanti da molti anni, ma con una forte accelerazione dovuta a papa Wojtyla e va più che mai avanti in crescendo). Così come loccupazione islamica che fa moschea dove vuole, sotto casa dei cristiani in vie e piazze, e davanti alle cattedrali che dovrebbero esser abitate da Pastori che li difendono.
La Curia ci resta male perché «alla ricerca del dialogo da parte di Bagnasco si risponde con contrapposizione e intolleranza». Ma qual è la risposta di curia e vescovo quando qualche cristiano protesta dolorosamente, non per cattiveria o malizia o «razzismo» ma nella coerenza della propria fede e nella logica della civiltà, per ciò che vede calpestato e tradito?
Tettamanzi a Milano, dopo cinque giorni di silenzio fa un comunicato di una tale fumosità che neanche da malpensanti estremi poteva essere previsto (e nel luglio dellanno appena passato, mons. Bottoni ha parlato di azione da «regime fascista» per il trasloco della moschea da viale Jenner...).
Bagnasco a Genova, alla protesta per la moschea nel presepe, reagisce prima col silenzio poi con un «non cè problema» e, peggio ancora in aggiunta, «Polemica vuota e priva di senso». Ma possibile che questi preti non vedono i motivi del dolore di chi è ancora cristiano e ancora civile? Possibile che pur di continuare a tacere o a parlare anche quando hanno torto diano la preferenza al dialogo tra sordi? Per forza che si è costretti a pensare che si siano già venduti alla prepotenza islamica con il pretesto della «preghiera!».
Ma Gesù, il Figlio di Dio, ci ha insegnato il Padre nostro che contiene tutto il perché del pregare, tutta la realtà del Suo e del nostro amore di figli. E gli islamici non credono che Dio possa essere Padre. Non credono che Gesù sia Figlio di Dio ma un profeta «inferiore solo a Maometto». Bontà loro!... E noi dovremmo andare in sollucchero!? E invece no! Meglio lateismo o il rifiuto completo che gli arrangiamenti arbitrari e furbastri!
Non vogliamo fare crociate o fare guerra (tanto meno da chiamare «santa»). Ma basta con le coccole e i rospi ingoiati con la scusa di essere «tolleranti» e «aperti a tutti»: anche le prostitute lo sono ma non fingono nobili ideali.
Carissimo dottor Lussana, nel Giornale trovo articoli speciali per nettezza e bravura e coraggio. Questo anche per merito del direttore che lascia una libertà da «paradiso dei giornalisti» (parole sue che, sono convinta, Mario Giordano merita in pieno). Direi che nellinsieme il Giornale è pieno di capitani coraggiosi: andate avanti tranquilli e sicuri. Con affetto grande a lei e a tutti del Giornale.
Anna Pedrazzi
2BATTUTE
Si può prendere...
la prossima moschea
Gentile (si fa per dire) signora Sindaca di Genova solidale, se Dio non esiste altrimenti, a suo gentil rimbrotto, ci dobbiamo prendere «il prossimo autobus» ma Allah è Dio, perché si affanna così tanto a fare la moschea?
Che prendano anche loro la prossima (moschea... e magari anche sindaca). Saluti.
Marco Marchionni
2TUTTI BURLONI
Così Genova è la città
più stupida dItalia
Caro Direttore, non ti scrivo da tempo. Ora devo, non ce la faccio più. Insomma, Genova deve emergere come la città più stupida d'Italia. Non può essere un caso, è una scelta. Dai, mettiamone 4 in fila: G8 Casariniano, Gay Pride, Autobus antidio, Festival della laicità. Proverei a questo punto a fornire ulteriori suggerimenti a quella burlona della sindaca che dice di prender l'autobus successivo (un'idea sensata sarebbe invece di prendere il sindaco successivo, alla prossima tornata):
- concorso internazionale di bestemmie
- trasformazione dello stadio di Marassi in Moschea
- eliminazione di San Lorenzo e sostituzione con minareto
- oltre al già pensato gemellaggio con Gaza-City, anche un bel gemellaggio con Teheran, Caracas e Pyongyang, magari anche Damasco
- Olimpiadi del sinistrorso idiota, in cui sono certo primeggeremo con «atleti» genovesi con almeno oro, argento e bronzo, anche se la concorrenza foresta sarebbe agguerrita
- chiusura dei negozi gestiti da ebrei (come mai siamo rimasti dietro a Roma in questo?)
- chiusura a tempo indeterminato delle chiese cattoliche
- nomina a vescovi laici per i signori Gallo e Farinella
- preparazione di un presepe vivente con 10.000 comparse, tutte con la kefiah e che scaldano teneramente il bambinello con l'uso di apposite molotov.
Penso seriamente di andarmene da questa città infame. A piedi, certamente non in autobus. Vergogna!
Alberto Clavarino
2LA PUBBLICITÀ
Più che scioccante
è solo sciocca
Ill.mo Direttore leggiamo dell'iniziativa dell'Uaar (Unione atei agnostici razionalisti) che Dio non esiste e che non ne abbiamo bisogno. Quindi possiamo fare quello che ci frulla in testa perché non vi sono principi religiosi o morali che ce lo impongono. Le leggi si osservano perché esistono le sanzioni ma alla base delle leggi non c'è nulla di effettivo che li determina. Non esistono né il bene né il male. Questo sarebbe l'ateismo se esistesse. Nella realtà chi si proclama ateo finisce per credere che dio è la Natura o il mondo, oppure in modo più megalomane pensa di esserlo in prima persona. Per quelli che non si pongono il problema vivono come se Dio esistesse. Hanno una coscienza, sanno che cos'è il bene e il male osservano principi di solidarietà come tutti gli altri. Quindi è impossibile essere atei. Non parliamo poi della razionalità degli atei, pensano ad un mondo che si è fatto da solo e basandosi sui principi darwiniani pensano di avere come progenitori delle scimmie. Lasciamo a loro queste fantastiche invenzioni.
Quanto alla pubblicità che dovrebbe apparire sugli autobus della città pur nel suo intento offensivo e provocatorio verso i credenti di qualsiasi religione più che scioccante come qualcuno a voluto definire, in realtà, è solo sciocca. Una frase non dimostrata e indimostrabile.
Infine, veniamo alla nostra «sindaco», di fronte alla pubblicità pro Berlicche non ha opinioni proprie, suggerisce di cambiare autobus; noi più intelligentemente speriamo di poter cambiare sindaco.
Cordiali saluti.
Carlo Barbieri Famiglia & Civiltà
Rino Tartaglino Cattolici Genovesi
2OPINIONI DIVERSE
La colpa è di chi
dileggia il cittadino
Ritengo che le responsabilità siano anche di chi, come il Signor Sindaco di Genova, dileggia chi la pensa diversamente invitandolo a prendere il bus successivo. Giro e diffondo quanto il Presidente Eraldo Ciangherotti ha comunicato, esprimo anche il mio compiacimento al Giornale per il dibattito sull'argomento che trova spazio nelle sue pagine.
Gianrenato De Gaetani
V. Presidente
Federvita Liguria
2COROLLARIO
Chissà se il «36»
tornerà mai a Manin
A corollario della dichiarazione di Cassinelli aggiungo ironicamente: «Non so se sia più difficile dimostrare che Dio esista o che il trentasei torni a piazza Manin, spero che siano vere entrambe».
Luciano Gandini
2ALLA SINDACA
Per il decoro di tutti
vieti il Gay Pride!
Per il decoro della città di Genova e per il rispetto dovuto ai bambini, la signora sindaco vieti la sfilata blasfema, pornografica, scandalosa, anticlericale e offensiva del Gay Pride addirittura nel santo giorno del Corpus Domini!
Annamaria Bartoli
2INVITO AI CREDENTI
Venerdì 23 tutti
davanti alla cattedrale
Continua incessante la campagna anticristiana portata avanti dal sindaco di Genova, Marta Vincenzi.
Dopo il Gay Pride, le scritte che negano l'esistenza di Dio sugli Autobus oggi il sindaco ritorna a proporre la moschea in città.
Crediamo che sia un dovere morale di tutti i cittadini che si riconoscono nei valori cristiani quello di boicottare l'amministrazione comunale ed impedire ulteriori attacchi ai nostri valori tradizionali.
Con la Moschea il Sindaco vuole dare un segno tangibile della sua arroganza nei confronti della città. Altre oggi sono le questioni che vorremo veder dibattere nei nostri entri locali, dalla crisi che stano attraversando i cantieri di Sestri P. al terzo valico alla viabilità. Purtroppo la visione terzomondista del nostro primo cittadino impedisce a questa città lo sviluppo.
La Lega Nord partirà nelle prossima settimana con una serie di presidi... vogliamo raccogliere tutti i genovesi venerdì 23 di fronte alla Cattedrale di San Lorenzo per ripartire da quei valori che hanno fatto grande Genova.
Edoardo Rixi
segretario provinciale
Lega Nord Genova
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