Divertirsi come una volta ed essere ancora felici

Tiro alla fune, fionda, morra, carrettina a sfera, alli pitrudde, birilli, bocce..difficile sentire i bambini di oggi, devoti alla scoperta del loro nuovissimo videogame o al pc di ultima generazione, chiedere di questi giochi. Sarò una nostalgica, ma quando i computer non erano nemmeno nei nostri sogni ci si divertiva veramente con poco: bastava un pezzo di gesso per disegnare il terreno o una corda e tanta fantasia per trascorrere pomeriggi divertenti in strada. Il gioco, un bene intangibile che l'Unesco ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell'Umanità, portatore di valori legati alla tradizione alla cultura e al territorio. «Tocca a te» è una delle parole universali di qualsiasi gioco ed è anche questo il nome del Festival internazionale dei Giochi in Strada (Tocatì dalla voce dialettale) che si terrà a Verona il 21, 22 ,23 Settembre: 270 giocatori italiani e stranieri nel centro storico della città che illustrano le antiche tradizioni dei loro territori e sono pronte a condividerle con il pubblico che prende parte attivamente anche a incontri culturali, mostre e conferenze. Si potrà imparare il SinglesticK, un combattimento scozzese con il bastone o il Prevrtanje, attività di svago praticato anticamente dai pastori croati con lo scopo di rovesciare l'avversario avendo ginocchia e polsi piegati e ancora il Kegeln svizzero, una sorta di bowling antico e altri giochi tradizionali europei ed italiani. I gesti, le regole, i modi di svago sono diversi, ma il piacere e la passione nel tenere vive queste tradizioni sono gli stessi perché il linguaggio della cultura ludica è universale per grandi e piccini.