L'impresa è la forza primaria che garantisce crescita e sviluppo al territorio. Un connubio vincente che i lombardi sostengono da sempre e che Dossier, in edicola nei prossimi giorni con il Giornale, rilancia, proponendo un grande viaggio tra i migliori esempi di aziende di successo, con reportage tra i più ampi e approfonditi, mai realizzati fino a oggi. Quei casi, esempi d'eccellenza che, più di tutti, stanno contribuendo al rilancio del tessuto produttivo regionale.
Il periodico, diretto da Raffaele Costa, dedica la copertina al nuovo grande polo logistico della Dhl Global Forwarding Freight, a Pozzuolo Martesana, alle porte di Milano. «Riteniamo doveroso evidenziare per i lettori - spiega l'editrice Maria Elena Golfarelli - l'esempio vincente di una sinergia strategica tra grande impresa, aziende locali ed enti pubblici». Il complesso è sorto grazie a un investimento complessivo di 40 milioni che permetterà non solo una più rapida comunicazione con porti, aeroporti e vie internazionali, ma anche una riduzione sensibile della circolazione dei mezzi sulle strade urbane. «Abbiamo colto l'occasione di inserirci nel punto in cui, una volta terminati i lavori, si congiungeranno la nuova Autostrada BreBeMi e la Tangenziale Esterna Milanese - sottolinea Alessandro Trapolino, ceo di Dhl Global Forwarding Southern Europe -. La Regione Lombardia punta moltissimo su queste nuove vie di comunicazione. Per noi è una scommessa sicura anche sotto il profilo delle tempistiche. Tutto dovrà essere pronto entro l'inaugurazione dell'Expo 2015».
Un grande atto di fiducia nei confronti del territorio e delle scelte promosse da Roberto Formigoni, governatore della Regione. Su Dossier anche Alberto Barcella, presidente di Confindustria Lombardia. «Una realtà - dice - che si conferma essere il motore dell'industria nazionale, anche sul fronte delle esportazioni. Va anche sottolineato che l'internazionalizzazione si sviluppa con modalità più evolute, come le acquisizioni e le compartecipazioni in nuovi insediamenti commerciali, logistici, produttivi e di ricerca».
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