Molte, in occasione dell’anniversario, le pubblicazioni «mazziniane». Tra le altre, segnaliamo:
Giuseppe Mazzini, «Doveri dell’uomo» (Polistampa, a cura di Cosimo Ceccuti; prefazione di Carlo Azeglio Ciampi): è considerato il testamento spirituale di Mazzini, il testo che espone il pensiero politico di un uomo che per la sua capacità di individuare l’onda lunga della Storia è stato definito il «contemporaneo della posterità». Il saggio Doveri dell’uomo, iniziato nel 1841 e completato fra il 1859 e il 1860, è dedicato agli operai italiani.
Giuseppe Mazzini, «Pensieri sulla democrazia in Europa», (Feltrinelli): dall’agosto 1846 al giugno 1847 Mazzini, esule a Londra, pubblica sul People’s Journal otto articoli sulla democrazia. Con questi interventi, di cui in Italia è stata pubblicata solo la rielaborazione in italiano fatta da Mazzini stesso nel 1852, il pensatore italiano si inserisce nel dibattito europeo sulla democrazia accanto a Tocqueville, Blanc, Cabet, Proudhon.
Giuseppe Mazzini, «Scritti politici» (Utet, a cura di Terenzio Grandi e Augusto Comba): nuova edizione, aggiornata bibliograficamente e arricchita da una nuova prefazione di Maurizio Viroli, dell’opera uscita per la prima volta nel centenario della morte. In queste pagine emergono in tutta la loro chiarezza i grandi temi della riflessione mazziniana: la priorità dei doveri sui diritti, la libertà politica, l’idea di patria e di nazione, la visione della religione.
Roland Sarti, «Giuseppe Mazzini. La politica come religione civile» (Laterza): in edizione economica, una biografia che è già un classico, dagli anni in famiglia (1805-19) a quelli dell’apprendistato (1819-31), fino al Mazzini «proscritto della monarchia» (1860-72).
«Romantici e macchiaioli.
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