da Atene
Due violenti movimenti tellurici, tra cui uno valutata intorno ai 6.9 gradi della scala Richter, hanno scosso gran parte della Grecia del Sud - la capitale Atene compresa - facendo sentire la loro imponente onda durto in quasi tutto il Mediterraneo sin sulle coste meridionali dellItalia (Sicilia, Puglia e Campania) e in Egitto, dove il sisma è stato distintamente avvertito anche al Cairo. Il forte terremoto ha provocato solo un grande spavento nella popolazione, gran parte della quale - soprattutto su alcune isole del Peloponneso ma anche nei quartieri Sud di Atene - si è riversata nelle strade in preda al panico, ma non ha causato vittime né danni di grave entità. La forte scossa ha infatti subito suscitato il timore - in particolare tra gli abitanti delle isole di Creta e Citera ma anche a Cefalonia e tra gli abitanti del Pireo, il porto di Atene - che londa durto, propagandosi in mare, potesse causare uno tsunami analogo alla devastante ondata abbattutasi il 26 dicembre di due anni fa sulle coste di vari Paesi dellAsia Sud-Orientale provocando circa 300mila vittime.
Per più di unora gli abitanti delle isole e del Pireo hanno trattenuto il fiato, scrutando la linea dorizzonte sul mare in attesa di vedere gli inequivocabili segni dell«ondata-killer», finché - attraverso radio e tv - è arrivata una tranquillizzante dichiarazione dellIstituto di geofisica di Atene secondo cui le due scosse sismiche - il cui epicentro è stato localizzato, per la più forte, avvenuta alle 13.34 locali (le 12.34 in Italia) 75 chilometri sotto la superficie del mare tra lisola di Creta e quella di Citera, 250 chilometri a Sud di Atene e la più debole (6.4 Richter, circa 40 minuti più tardi) a Sud dellisola di Cefalonia - non erano in grado di provocare uno tsunami. «Quello che ci ha salvato da una catastrofe - ha detto George Stavrakakis, direttore dellIstituto di geofisica - è stata la profondità alla quale il sisma è avvenuto. Secondo lesperto, esiste il 99 per cento di probabilità che quella odierna sia stata la cosiddetta scossa principale, attesa da mesi, aggiungendo che dopo quella odierna sono state registrate oltre una dozzina di scosse di assestamento, alcune di intensità di cinque gradi Richter e che è attesa una scia di altre scosse, anche di notevole magnitudo. Sullisola di Citera ci sono stati danni seri a strade e case, fra cui alcuni edifici dellaeroporto e antiche chiese. A Creta sino ad ora non si segnalano vittime. Solo due feriti lievi. Ma se sulle isole e al Pireo la paura più forte è stata quella di uno tsunami, tra la gente di Atene le scosse - ondulatorie e durate circa 30 secondi, secondo i testimoni - hanno subito riportato alla mente il devastante terremoto di magnitudo 5.9 gradi Richter che l8 settembre 1999 scosse la capitale greca provocando il crollo di decine di edifici e la morte di 143 persone.
In Grecia, infatti, tutti sanno molto bene che la maggior parte degli edifici, in caso di un forte terremoto, potrebbero crollare su se stessi come castelli di carte provocando decine di migliaia di vittime.
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