«Sì al gay pride, ma non il giorno del Corpus Domini». Il prefetto di Genova Anna Maria Cancellieri boccia lipotesi della manifestazione omosessuale il 13 giugno in concomitanza con le cerimonie religiose che si terranno tradizionalmente nel centro storico. La Cancellieri ha parlato ieri a margine dellincontro tra i prefetti liguri ed il sottosegretario Nitto Francesco Palma dichiarando la sua contrarietà alla concomitanza dei due eventi. «Non è possibile - ha detto- che le due manifestazioni coincidano. A parte questo, liberissima la manifestazione, che avrà tutte le tutele e tutto il necessario perché possa svolgersi».
Alle dichiarazioni del Prefetto, ieri ha replicato Aurelio Mancuso presidente nazionale dellArcigay: «Con tutto il rispetto per il Prefetto - replica - ci sembra che sia una deciosne che esuli dal suo ruolo a meno che elle pensi che la presenza di migliaia di persone in città nel giorno in cui i cattolici ostentano lostica sacra sia un problema di ordine pubblico». Scatenati contro la possibilità che Genova ospiti la manifestazione sono Matteo Rosso e Stefano Balleari di Forza Italia che attaccano il sindaco per la annunciata partecipazione alla sfilata: «Preso atto della sua adesione - spiegano - quello che ci preoccupa ancora una volta sono i costi che avranno il Comune e la Regione per poter permettere la realizzazione della manifestazione». Rosso e Balleari chiedono alla Vincenzi in che veste lamministrazione parteciperà, «chi pagherà per le scritte sui muri, i servizi di trasporto, la pulizia delle strade? Invece di protestare continuamente - ricordano Rosso e Ballerai- per labolizione dellIci la Vincenzi dovrebbe imparare a spendere benei soldi che ha». Stefano Balleari ha presentato in consiglio comunale una interpellanza proponendo che lamministrazione istituisca una cauzione obbligatoria che persone o enti promotori delle manifestazioni debbano preventivamente versare al Comune per eventuali spese straordinarie che si dovessero rendere necessarie.
Anche Matteo Campora, consigliere comunale azzurro attacca il sindaco: «Dibattiamo sulle iniziative politiche che il Comune dovrebbe portare avanti per dare un effettivo sostegno allistituzione famiglia- spiega Campora-. Creiamo occasioni di incontro per discutere e prendere decisioni: organizziamo un Family Pride».
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