Genova«Siamo riusciti a far dialogare la nautica con le altre eccellenze del made in Italy: il design, la moda, l'illuminotecnica. Un piccolo miracolo in una città che ha sempre avuto un atteggiamento freddo e distaccato nei confronti del Salone Nautico Internazionale, da sempre limitato e confinato nel recinto del quartiere fieristico. Posso dire con orgoglio che finalmente abbiamo conquistato Genova».
Marina Stella, direttore generale di Ucina-Confindustria Nautica, si coccola «GenovaInBlu» e brinda al grande successo. Non vuole ammetterlo, ma quest'anno, numeri alla mano, è fin troppo evidente come il fuorisalone abbia fatto da traino al salone vero e proprio con un notevole incremento di visitatori che alla fine ha compensato il calo registrato in Fiera.
«Ma il Nautico 2012 - precisa Marina Stella - non ha deluso. È stato decisamente un salone di qualità. Sapevamo già da mesi che la crisi avrebbe inciso pesantemente sulla quantità».
Partito timidamente nel 2011, «GenovaInBlu» ha superato le più rosee aspettative: 26 eventi culturali, mostre, aperture straordinarie di negozi, aperitivi, concerti, incontri e dibattiti si sono susseguiti nei nove giorni del Nautico, animando la città e mettendo sotto i riflettori il suo straordinario patrimonio artistico, culturale e commerciale. Promosso da Ucina, Camera di Commercio e assessorato alla Cultura e Tursimo del comune di Genova, il fuorisalone si consolida quindi come organo vitale della kermesse nautica. Genova e i genovesi, soprattutto i commercianti, hanno risposto con grande entusiamo. Hanno capito - ma da buoni genovesi lo sapevano già - che il Nautico genera indotto (si parla di 100 milioni di euro). E hanno scoperto «che una città difficile come Genova è anche straordinariamente bella», aggiunge il direttore generale.
Per Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio, «GenovaInBlu» è semplicemente «la naturale evoluzione del progetto accoglienza. I Civ e i commercianti hanno risposto ottimamente alla richiesta di apertura fuori salone degli operatori della nautica, e non c'è stata sera in cui almeno una zona della città non fosse animata».
«La collaborazione e l'impegno di Camera di Commercio e comune di Genova - aggiunge Anton Francesco Albertoni - conferma come l'integrazione tra Salone Nautico e Città sia una formula vincente che consente di valorizzare entrambe le realtà: Genova con il suo patrimonio storico artistico e commerciale e l'industria nautica italiana - protagonista del Salone - che vede così rafforzata l'integrazione con le eccellenze del made in Italy».
L'evento dell'inaugurazione e quello di chiusura si sono svolti nello splendido scenario del Palazzo della Borsa, che ha ospitato la mostra «Mare di pietra» dell'artista Marco Nereo Rotelli. Protagonista assoluto del gran finale l'orchestra del Teatro Carlo Felice, ma hanno voluto dare il proprio contributo anche altri artisti genovesi: Tullio Solenghi, Maurizio Lastrico ed Enzo Paci. Senza dimenticare il Conservatorio Nicolò Paganini. E ancora: la rassegna d'arte contemporanea «Contemplarte», l'iniziativa Start con l'apertura delle gallerie d'arte moderna e contemporanea del centro storico, l'apertura dei musei di Strada Nuova con concerti musicali, la mostra «Essenze di donna» di Palazzo Nicolosio Lomellino, l'installazione di Michelangelo Pistoletto «Love difference» nel Palazzo della Meridiana, l'apertura straordinaria di Palazzo Lercari Spinola, l'esposizione di prodotti francesi «Bonjour la France» e la mostra «Ciò che il mare riporta» al Galata Museo del Mare e Palazzo Ducale.
Ampio spazio, infine, alla moda e allo shopping.
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