Ecco i «peccati» del governo

Il sasso in piccionaia lo getta un certo Don Paolo Farinella, prete genovese: il tema è quello dei cattolici e il voto.
L'eco suscitato dal Farinella è vasto: si sa, il cattolicesimo interessa a molti solo quando c'è da acchiappare i loro voti.
Diventano tutti pii, come e più di Don Farinella.
Egli intende dare una lezione al Papa su ciò che è meglio pensare, dire e fare; affari suoi, se ne assume la responsabilità.
Noi non possiamo pensare di allargarci così tanto da fare il mestiere anche del Papa, riuscendo a mala pena a fare il nostro.
Il Farinella, però, dice anche a noi laici cattolici ciò che dobbiamo e ciò che non dobbiamo fare in occasione delle prossime elezioni: non votate per la Casa delle Libertà, sostiene con bilioso piglio. Disubbidendo al suo magistero «fai da te», saremmo manutengoli di programmi che gridano vendetta al cospetto di Dio ed estensori in solido di leggi che negano i principi fondamentali della fede cristiana.
Nel Farinella, il delirio di chi crede di stare dalla parte della ragione solo perché sta lui da una parte, è evidente.
Io, laico, cattolico e, ahimè, peccatore non sto dalla parte di Don Farinella.
Che devo fare?
Dove sta la Verità?
In politica, è chiaro, non c'è una Verità assoluta; in politica, se siamo onesti, sappiamo che il bene assoluto non sta da una parte sola e viceversa.
Se siamo onesti; forse c'è chi non lo è.
Tuttavia sappiamo anche che la visione antropologica cristiana può essere meglio rappresentata da uno schieramento politico piuttosto che da un altro.
Quale allora?
Una cosa è certa: i cattolici devono essere rispettosi, tolleranti, (come non lo sono i Don Farinella), comprendere le ragioni degli altri, ma non neutrali.
Sant'Agostino, nel De Civitate Dei, lo spiega senza tema di smentite: il cattolico non può avere una doppia cittadinanza, una duplice appartenenza a Dio ed al mondo; non può testimoniare la partecipazione ad una duplice Verità, che per il cristiano è una ed una solamente: non esiste il cattolico dal pensiero doppio.
Dunque una risposta si deve e si può dare applicando le parole del Papa stesso: usare la luce della ragione; analizzare ciò che i partiti hanno fatto e ciò che hanno intenzione di fare.
Quali sono le posizioni, dunque, della Casa delle Libertà e di Forza Italia in particolare sui temi che, come risulta dal Magistero del Papa (quello vero, non Don Farinella) stanno più a cuore alla Chiesa cattolica in tutte le sue componenti?
La scuola: il ministero della Pubblica istruzione ha ribadito l'obbligo dell'affissione del Crocifisso nelle aule ed ha affermato che l'insegnamento della religione cattolica ha pari dignità rispetto alle altre materie; inoltre ha posto fine al precariato degli insegnanti di religione, dando attuazione a quanto previsto dal Concordato del 1985. Sono state approvate misure concrete per lo sviluppo delle scuole paritarie e sono state assegnate detrazioni fiscali per le spese sostenute dai genitori per l'iscrizione dei loro figli in tali scuole.
Per quel che riguarda la famiglia sono state incrementate le deduzioni fiscali per i figli a carico, sono stati istituiti mutui speciali per le giovani coppie; è stato riconosciuta la famiglia, composta solamente da un uomo ed una donna, come primo attore della educazione dei giovani. Ha ribadito il suo no ai Pacs.
Sul piano strettamente sociale il governo affamatore dei deboli ha aumentato le pensioni minime, come non era mai stato fatto da nessuno dei governi precedenti; ha esteso la no tax area ed ha regolarizzato 635.000 lavoratori immigrati.
In campo morale ha lanciato una vera e propria offensiva contro il mercato della rete pedofila, ha inasprito le pene contro gli spacciatori di droga ed ha favorito la prevenzione.
Ha privilegiato la tutela della vita nel campo della fecondazione assistita.
Queste sono le leggi che gridano vendetta al cospetto di Dio.
Di quale Dio, viene da chiedersi?
E a sinistra, sugli stessi temi come la pensano?
Fra i pinocchietti di casa nostra vige il mito del sinistro Paese della cuccagna prefigurato dal gatto Prodi e dalla volpe D'Alema: il sinistro Paese della cuccagna dove regneranno tutte le libertà, dove le libertà saranno tutte possibili e tutte insieme: famiglie composte da uomo, donna e figli, coppie di fatto, coppie disfatte, coppie eterosessuali, coppie omosessuali, famiglie allargate e famiglie ristrette.
Nel sinistro Paese della cuccagna, della droga libera, della criminalità libera, vedrà di nuovo la luce la scuola libera, quella che prevede la fine della scuola cattolica e di ogni sistema educativo alternativo; vedrà la definitiva affermazione il concetto pieno della libertà di pensiero e della tolleranza: cioè la tolleranza verso tutti, tranne, ovviamente che verso i cattolici secondo il vecchio adagio che il Papa ed i Vescovi quando esercitano il magistero (badate: per dovere ) loro sì che si ingeriscono.
Nessuno della Casa delle Libertà ha mai eccepito quando il Papa fa il Suo lavoro; la sinistra-cuccagna si straccia le vesti in continuazione.


Guardate il suo leader: è l'emblema di questa grande contraddizione; si dice cattolico, come fanno tanti, ma di fronte alle domande relative a famiglia (Pacs), a scuola (privata cattolica), a difesa della vita, a droga ed a quanto altro interessa al magistero della Chiesa, all'alleanza con chi nega persino il diritto di essere a questo magistero, sta lì inebetito e non risponde: ha il volto della sfinge.
La Sfinge, si dice, nascondesse terribili segreti: votate la sinistra, cattolici, e probabilmente li scoprirete.
*Commissario Metropolitano Forza Italia

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