Ecofin, accordo su Basilea 3 non sulla Svizzera

Il caos politico che circonda la Grecia piomba sulla riunione dei ministri finanziari a Bruxelles. L’Ecofin ha trovato il compromesso sull’applicazione delle regole di Basilea3 per rafforzare i patrimoni delle banche ma ha fallisce, a causa del veto posto da Austria e Lussemburgo, il progetto di dare mandato alla Commissione per negoziare un accordo sulla lotta all’evasione fiscale con la Svizzera.
Bruxelles ha poi apprezzato le misure varate dalla Spagna, che chiederà l’aiuto della Bce per valutare gli attivi dei propri istituti di credito e dissipare i dubbi sul sistema finanziario.
L’accordo, raggiunto all’unanimità, sulle regole di su Basilea 3 - ha detto il ministro danese Margrethe Vestager che regge la presidenza di turno dell’Ue - «rafforza la stabilità del sistema finanziario», prendendo lezione dalla crisi del 2008. Cade quindi l’opposizione della Gran Bretagna che strappa la flessibilità che aveva richiesto per l’applicazione delle norme, consentendo così a ogni Paese di applicare «cuscinetti» di capitale aggiuntivi sulle banche.
Commissione europea e Bce esprimono riserve mentre l’Italia con il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli invita a «maneggiare con cautela» l’intesa per evitare di mettere a rischio il mercato unico.

La decisione risolve comunque l’impasse dell’ultimo Ecofin, consentento all’Europa di rivendicare verso gli Stati Uniti un deciso passo in avanti; ora si apre però il confronto con il Parlamento Ue che spinge per regolamentare anche i superbonus.
Quanto invece al mancato accordo fiscale con la Svizzera, difeso dallo stesso premier Mario Monti, i margini per una soluzione entro giugno sono ridottissimi.

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