Su Alitalia «prima vediamo i conti e poi decidiamo il destino», ha detto Luigi Di Maio, a Porta a Porta osservando che «non sono ancora noti i conti 2016» e contestando la «troppa continuità» con gli attuali commissari. Dichiarazioni che alimentano le incertezze sui tempi della vendita.
Ai commissari straordinari viene data ancora tutta l'estate (con un decreto in arrivo la prossima settimana per spostare avanti di sei mesi il termine di conclusione della procedura, fissato al 30 aprile) per approfondire le proposte sul tavolo e arrivare ad individuare quella migliore per la negoziazione in esclusiva. E anche per dare il tempo al nuovo governo di decidere sul da farsi. Sul tavolo ci sono tre offerte: Lufthansa, Easyjet (in cordata con Cerberus, Delta e Air France-Klm, che però è coinvolta solo per garantire che Alitalia resti in Skyteam e infatti ha chiarito di non avere intenzione di acquisire una quota) e Wizz Air. «Un interesse reale per la compagnia che viene confermato e rafforzato», ha sottolineato ieri il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda. Che ha incontrato i commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari per fare il punto sulle tre manifestazioni di interesse formalizzate martedì. In particolare, una delle tre - che secondo diverse fonti sarebbe quella di Lufthansa - «contiene dei passi avanti concreti in termini di rotte e di personale».
Di qui la decisione di estendere i tempi di conclusione della procedura: il nuovo termine
«probabilmente sarà a fine ottobre», ha precisato Calenda. Nel decreto sarà spostato in avanti anche il termine per il rimborso del prestito ponte di 900 milioni fornito dallo Stato: entro fine anno anziché entro il 30 settembre.
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