Al rush finale della maratona per il vertice di Confindustria si ritroveranno solo in due: il campano Vincenzo Boccia e il bolognese Alberto Vacchi. Il terzo rimasto in gara, dopo l'addio di Aurelio Regina, è il bresciano Marco Bonometti ma ormai pare questione di ore e anche lui abbandonerà la pista. L'annuncio del ritiro potrebbe arrivare infatti oggi dopo un incontro con i tre saggi. I suoi fan sono convinti che Bonometti, dopo aver più volte dichiarato di non esser disposto a scendere a patti, non si schiererà a favore di uno dei due candidati in vista della finalissima. Ma coloro che lo hanno sostenuto fin qui - e tra questi c'è Sergio Marchionne, gran capo di Fca e di Ferrari di cui Bonometti è fornitore - dovranno comunque cambiare cavallo. Quale sceglieranno? La partita per conquistare la poltrona di Giorgio Squinzi è apertissima anche perché i soci di Confindustria sono sempre più spaccati. A Nordest (dove ieri ha fatto tappa il tour dei saggi) gli industriali di Verona, Vicenza e Venezia-Rovigo hanno deciso di appoggiare Boccia mentre quelli di Padova, Treviso e Belluno sono su Vacchi, così come il Friuli Venezia Giulia. Ma dal «feudo» vacchiano si sfila Reggio Emilia che, con 21 voti, ha deciso di appoggiare Boccia.
Quanto al Lazio, ieri il presidente degli imprenditori di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, Maurizio Stirpe, ha fatto sapere che «se Regina non fosse ammesso alla votazione o si ritirasse (il che è ormai scontato, ndr), Unindustria lascerà libera in suoi rappresentanti di votare secondo le proprie preferenze individuali». Per questa mattina è fissato un ultimo giro di consultazioni a Milano e nel pomeriggio in Assolombarda i saggi riferiranno l'esito ai tre candidati. Pardon, due. CC- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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