A un passo dalla effettiva fusione con la francese Essilor, Luxottica decide di rivoluzionare i vertici della società. In attesa delle autorizzazioni Antitrust che dovrebbero arrivare entro gennaio-febbraio il patron della società Leonardo Del Vecchio dà il benservito (con buona uscita da 6,3 milioni) a Massimo Vian, che veniva dato come papabile per diventare l'ad della nuova realtà da 17 miliardi di fatturato composta da Luxottica e Essilor. Non subito certo ma quando Hubert Sagnieres, numero uno di Essilor, avrà deciso di lasciare il comando. Sagnieres, ad designato del nuovo gruppo, in un'intervista al Financial Times ha anticipato di non voler rimanere a lungo ai vertici anche a causa della sua età nonostante abbia 20 anni meno di Del Vecchio, ultra ottantenne. In quest'ottica era stato fatto il nome di Massimo Vian che però ora è stato messo alla porta come avvenuto, nel giro di pochi anni, ad altri manager del gruppo di Agordo. Con l'uscita di Vian, ad prodotto e operations, l'azienda, spiega un comunicato, ha deciso di concentrare le deleghe nelle mani del presidente esecutivo, Leonardo Del Vecchio, e del vice presidente, Francesco Milleri, che assume anche la carica di amministratore delegato. Milleri era stato al centro di polemiche per la sua ascesa nel gruppo Luxottica (dopo l'uscita dell'ad Andrea Guerra nel 2014) fortemente voluta dalla seconda moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo. Una dynasty famigliare (del Vecchio ha 6 figli da tre donne diverse) che aveva visto il board della società insorgere quando Milleri era stato proposto come ad nel 2014.
Ora, a tre anni di
distanza, Milleri occupa la poltrona che, evidentemente, doveva per forza essere sua. Per Del Vecchio si tratta di un naturale processo di riorganizzazione della società in attesa della integrazione con i francesi di Essilor.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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