Mps verso il ritorno all'utile Occhi puntati sull'aumento

Mps verso il ritorno all'utile Occhi puntati sull'aumento

Il piano di ristrutturazione - plasmato dall'ad Fabrizio Viola e dal presidente Alessandro Profumo - sembra quindi iniziare a dare i propri frutti dopo tre anni di forti svalutazioni e importanti tagli del costo del lavoro. Non per nulla in Borsa il titolo Mps ha segnato ieri la quinta seduta in rialzo consecutiva (+1,95% a 0,60 euro) riavvicinandosi ai massimi di fine 2014 (0,69 euro).

Ma gli occhi del mercato restano puntati sull'atteso maxi-aumento di capitale da 3 miliardi, indispensabile per rimediare alla bocciatura ricevuta dalla Bce in sede di stress test: Viola affronterà le domande degli analisti lunedì. Lo stesso board dovrebbe comunque esaminare oggi la bozza del prospetto, così da approvarlo al più presto e trasmetterlo alla Consob. L'obiettivo di Mps è lanciare la ricapitalizzazione l'ultima settimana di maggio. L'operazione, che costerà alla banca senese 130 milioni, servirà sia a rafforzare la struttura patrimoniale come richiesto dalla Bce, in modo da colmare il deficit di 2,1 miliardi emerso dagli stress-test, sia a rimborsare il restante miliardo (sui 4 iniziali) di Monti bond ricevuti dallo Stato.

La trimestrale e i dettagli dell'aumento di capitale

saranno cruciali per la decisione della Fondazione Mps, che insieme agli alleati sudamericani Fintech e Btg Pactual controlla il 9% della banca. La deputazione dell'Ente di Palazzo Sansedoni dovrebbe riunirsi martedì prossimo.

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