Telecom Italia è salita in Borsa ieri del 2% a 51 centesimi. A spingere il titolo l'intervista dell'ad Amos Genish al Financial Times, dove ha dichiarato di vedere un ritorno alla crescita nelle tlc grazie al 5G. Tim si è, infatti, assicurata frequenze costose ma anche molto performanti.
Il top manager è inoltre tornato a riaccendere la speculazione, parlando di una possibile integrazione del gruppo con Open Fiber, la società di telefonia fissa di proprietà di Enel e Cdp. Ieri il cda di Telecom si è riunito per discutere di alcuni temi, tra cui l'istruttoria dell'Antitrust sulla cablatura delle aree «bianche», quelle a fallimento di mercato. L'ex-monopolista avrebbe ostacolato le procedure delle gare indette da Infratel e vinte, tutte, da Open Fiber. Telecom però sarebbe pronta ad alcuni adempimenti per chiudere il contenzioso. Quanto alla prevista cessione di Persidera, di cui Telecom ha il 70%, il socio di minoranza (30%) Gedi ha invitato, con una lettera, a trattare con Rai Way.
Malgrado il pressing di Gedi, Tim ha però proseguito sulla strada già scelta, avviando una trattativa in esclusiva con il fondo infrastrutturale iSquared che avrebbe offerto 250 milioni. La proposta di iSquared sarebbe preferita da Telecom perché, a differenza di RaiWay, acquisterebbe tutta la società. Viale Mazzini infatti, pur avendo migliorato del 10% la sua offerta, pari a 200 milioni, comprerebbe solo l'infrastruttura e non i «mux», perché ne possiede già 5 e non può acquistarne altri. Gedi, all'opposto, preferisce l'offerta di RaiWay perché valorizza Persidera circa 300 milioni contro i 250 proposti da iSquared.
Va detto che Gedi ha il diritto di prelazione sulla quota di Tim: potrebbe essere esercitato nel momento in cui la società editoriale non concordasse sulla scelta finale.La decisione, dopo le valutazioni del comitato strategico, spetterà comunque a Genish.
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