Poste Italiane sta investendo in una campagna di educazione finanziaria e tecnologica della clientela perchè i risparmiatori possano scegliere in maniera consapevole come investire. Lo ha spiegato ieri l'amministratore delegato, Francesco Caio, durante un'audizione presso le Commissioni congiunte Trasporti e Finanze della Camera. L'azienda nelle ultime settimane è stata al centro di polemiche a causa della sottoscrizione al fondo immobiliare Invest Real Security offerta ai clienti di Poste. La società di gestione del fondo, prima della scadenza dell'investimento lo scorso 31 dicembre, aveva ceduto numerosi immobili a un prezzo svalutato, arrecando agli investitori perdite che Poste consentirà comunque di recuperare.
Le adesioni ai prodotti offerti come risarcimento agli investitori del fondo Irs partiranno ad aprile. «A partire dai primi giorni di marzo, per questioni tecniche di chiusura di bilancio della Sgr, informeremo tutti i nostri clienti; quindi ad aprile si attiverà un periodo di adesione di 40 giorni in tutti gli uffici postali», volontà di sottoscrizione che potrà essere espressa «anche con una semplice delega», ha spiegato Caio. Non solo. Poste ha deciso di offrire l'opportunità, a coloro che hanno mantenuto una quota del fondo fino alla scadenza, di utilizzare uno strumento per recuperare nei prossimi cinque anni la somma persa: «La polizza da sola non basterebbe e c'è un contributo di Poste per far sì che il consumatore rientri dall'investimento», ha aggiunto Caio sottolineando come gli oneri del procedimento ricadano, quindi, sulla società. Marco Siracusano, responsabile di BancoPosta, ha quantificato tali costi, che potrebbero arrivare «fino a un massimo di 50 milioni, in proporzione all'adesione».
Caio non si è esposto sulla situazione che vede coinvolti gli altri tre fondi immobiliari collocati da Poste: per ora «ne monitoriamo l'andamento, valuteremo altre iniziative solo quando avremo la certezza specifica e contabile», ovvero «dopo il delisting dei fondi». L'ad ha inoltre ricordato che il loro valore si limita allo «0,2% della raccolta totale, è un prodotto che è rimasto marginale».
Dal giugno 2015 è stata progressivamente «aumentata la quota di clienti muniti dell'informazione necessaria per fare scelte consapevoli», unendo come altro elemento discriminante l'età: i prodotti a rischio non vengono proposti a persone con «età uguale o superiore a 80 anni», ha assicurato Caio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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