Edilizia, a rischio 1.500 posti

Diminuiscono del 58 per cento i fondi destinati alla finanza di progetto, del 5,68 per cento i fondi vincolati e del 21,62 per cento quelli a mutuo. A rischio sono 1.500 lavoratori: questo l’allarme lanciato ieri dall’Assedil sul piano degli investimenti del Comune di Genova per gli anni 2008-2010.
«A questo va aggiunto - ha commentato il presidente di Assedil Marcello Marzini - il fatto che i finanziamenti stanziati a favore di Aster ammontano, nel triennio, a 60 milioni di euro: si tratta di un’ulteriore sottrazione di fondi al mercato degli operatori privati in un contesto che già registra una notevole flessione degli investimenti».
Per Assedil, il Comune si trova in una situazione di stallo: «Siamo molto preoccupati - ha affermato Marzini -. Nel triennio 2007-2009 le previsioni di fondi per il project financing ammontavano a 70 milioni di euro, per il prossimo triennio si è passati a 14 milioni. A Genova il project financing non aumenta, al contrario di altre realtà italiane dove invece è molo presente. E si badi, questi 14 milioni non andranno in nuove opere, ma per gli stessi progetti che stancamente si portano avanti da anni e per i quali non è stato ancora esaurito tutto l’iter progettuale.

Il Comune vuole evitare le costruzioni ex novo, ma perché evitare anche le grandi e importanti riqualificazioni di cui il patrimonio edilizio genovese, vetusto per almeno il 50 per cento, ha fortemente bisogno?». «Trasparenza e certezza: sono questi i due principi cui la giunta si è attenuta per rendere cantierabili proprio i progetti che, come dice Assedil, stancamente si portano avanti da anni», replica la Vincenzi.

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