Attento, il Padreterno ti guarda. E poi ti annusa, ti tocca e ti ascolta. Secondo Erri De Luca e Gennaro Matino (autori di Almeno 5, Feltrinelli), con un po di buona volontà si riesce persino a fargli assaggiare qualcosina. Ma in linea di massima lAntico Testamento parla chiaro, Dio possiede tutti e cinque i sensi. Occhi, orecchie, bocca, naso e polpastrelli. Putacaso i sensi che abbiamo anche noi, miseri mortali.
Lennesimo episodio di antropomorfismo, professore? Non sia mai detto! «Nego che la scrittura sacra conceda facilitazioni al suo lettore», tuona De Luca; essa «va presa alla lettera». Guai a scambiare gli occhi e le orecchie di Dio per delle «illustrazioni» o delle «forme», e guai a considerare certi passaggi della Bibbia come degli «espedienti per meglio raggiungere la nostra immaginazione». Chi è il cretino che ha tirato fuori limmaginazione? In ginocchio dietro la lavagna! Dio «non fa nessuno sconto allimmaginazione»!
Sarà. Intanto sorge il sospetto che Erri De Luca faccia forti sconti al proprio intelletto, con questa «forma» o «illustrazione» così elastica da poter accogliere tutto, in primo luogo il suo contrario. A pensar male, è stata elasticizzata proprio per quello. Senza contare che avremmo molto da ridire anche sul suo modo di trattare - o maltrattare - la lettera. Per non sorridere delle sue traduzioni dallebraico bisognerebbe avere le labbra di pietra: «Le narici della divinità sono accertate», «maledire il suolo in seguito allAddàm», «e disse verso di me...».
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