Tripoli L'Eni ha riavviato ieri pomeriggio l'impianto libico di gas e petrolio di Mellitah, bloccato dopo gli scontri fra gruppi armati locali. Continua tuttavia l'interruzione delle forniture di gas naturale verso l'Italia attraverso il gasdotto Greenstream, che raggiunge Gela in Sicilia e fornisce circa il 10 per cento del fabbisogno italiano. «L'impianto è stato posto in sicurezza dalle armate da ieri sera, ma la fornitura di gas non è ancora ripresa» ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione della compagnia Mellitah oil and gas, Abdelfattah Charkan, che guida la società mista detenuta pariteticamente dal gruppo energetico italiano Eni e dalla compagnia nazionale petrolifera di Libia (Noc). Charkan ha auspicato una ripresa della produzione «nei due prossimi giorni». Alcuni membri dell'armata libica controllano l'impianto a bordo di veicoli blindati, muniti di mitragliatrici o cannoni anti-aerei. La situazione a Mellitah appare tuttavia incerta, nonostante le rassicurazioni.
Continua intanto la preoccupante sequenza di atti di violenza nei confronti dell'esigua presenza cristiana in Libia.
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