La crisi arriva a Scotland Yard: venderà la sede centrale

Londra Anche Scotland Yard messa in ginocchio dalla crisi. Ha bisogno di liquidi e per fare cassa propone la vendita del suo quartier generale al centro di Londra. Un'operazione che, se approvata, farebbe risparmiare alla Met - così chiamano in gergo la Metropolitan Police - fino a 6,5 milioni di sterline, pari a circa 8 milioni di euro. Il palazzo a Victoria ospita i vertici della polizia londinese dal 1967, da quando il quartier generale vi fu trasferito dalla storica sede di Whitehall. Ed è inconfondibile per quel triangolo roteante al suo esterno con la scritta «New Scotland Yard» che ne fa un simbolo della città. Simbolo che potrebbe essere risparmiato (e trasferito nella nuova sede). Quello che invece si rischia di eliminare definitivamente è un numero imprecisato di stazioni di polizia in varie zone di Londra. Per almeno cinque di queste ne è già stata approvata la vendita. Ma non basta.
I tagli a Scotland Yard sono calcolati nell'ordine di mezzo miliardo di sterline nei prossimi due anni e mezzo: una cifra enorme e che impone un drastico intervento sulla struttura da snellire radicalmente per continuare ad esistere. A questo punta quindi il piano di ristrutturazione presentato oggi dal vice capo della polizia di Londra, Craig Mackey. I dettagli sono ancora da definire e l'eventuale approvazione è prevista per novembre, ma la proposta di cambiare sede centrale farebbe intanto risparmiare nelle spese di mantenimento di un edificio degli anni Sessanta, considerato dispendioso e anche poco al passo con le esigenze attuali. Ma non sarebbe l'unica proprietà «da liquidare» secondo Mackey, che ha sottolineato come, per poter veramente mettere mano ai conti in maniera significativa, si dovrebbe dire addio ad almeno un terzo delle proprietà della polizia, che al momento possiede circa 700 edifici, tra stazioni di polizia, uffici e garage.
Tra i cambiamenti proposti, poi, il più controverso riguarda l'eliminazione di molti sportelli aperti al pubblico, da rimpiazzare con la presenza di un «bobby di quartiere» in supermarket e centri commerciali.

Mackey sostiene che gli sportelli vengono comunque sottoutilizzati, soprattutto durante la notte. I più critici fanno tuttavia presente che è difficile prevedere quando un cittadino possa aver bisogno dell'assistenza della polizia: il crimine non si ferma con l'orario di chiusura.

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