«Sono orgoglioso di avere un papà come lui». Lo ha detto il figlio di Salvatore Girone, Michele, tra le lacrime. Chiusi in casa, dopo il fulmine a ciel sereno che li ha lasciati senza parole: tra sorpresa, dolore e paura i familiari dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre che hanno fatto ritorno in India.
«Non possiamo e non vogliamo dire niente. È una cosa troppo grande», si limitano a dire al telefono i familiari di Latorre prima di chiudere la comunicazione dalla loro casa di Taranto. Solo qualche altra parola filtra da casa Latorre dove le luci sono accese nella palazzina a ridosso del centro della città: «Come volete che stiamo? Morale zero». Situazione simile a Torre a Mare, una ex frazione di Bari, dove al primo piano di una palazzina a pochi passi dal mare c'è la famiglia dell'altro marò, Salvatore Girone. Nell'appartamento al primo piano, dove al balcone è esposto il tricolore con l'effige del battaglione San Marco, proprio come nella casa di Latorre, ci sono la moglie Vania, i due bimbi della coppia ed altri parenti giunti per portare conforto. «Sono svuotata, non ho parole!». È quanto scrive Franca Latorre, sorella del marò tarantino Massimiliano, sul proprio profilo Facebook. Poco dopo la partenza di suo fratello per l'India, Franca Latorre ha scritto sulla propria pagina: «Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, e per continuare a condividere informazioni sui nostri marò, abbiamo deciso di riaprire il gruppo le famiglie dei Marò: iscrivetevi e condividete».
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