KERRY IN QATAR «O i colloqui o chiudo l'ufficio dei talebani»

È arrivato ieri in Qatar James Dobbins, l'emissario americano incaricato di negoziare con i talebani. Pochi giorni fa questi ultimi avevano annunciato di avere aperto un «ufficio di rappresentanza» a Doha e di essere pronti a colloqui con gli Stati Uniti. Dopo le polemiche seguite alla reazione di Kabul (gli Usa hanno ufficialmente smentito che l'incontro coi talebani fosse stato fissato), ieri Washington ha fatto sapere dell'arrivo di Dobbins nel Paese.
Dobbins è inviato speciale per l'Afghanistan e il Pakistan e parteciperà ai colloqui in programma tra il segretario di Stato Usa John Kerry e i responsabili del Qatar. Sulla data dei negoziati però è ancora mistero: fonti del Dipartimento di Stato dicono di non poter indicare quando Dobbins inizierà eventuali discussioni con i talebani. Comunque, da Washington si sottolinea che Kerry non prenderà parte a tali colloqui.
Ieri Kerry si trovava proprio a Doha, per la riunione degli «Amici della Siria».

Il segretario di Stato ha detto di auspicare che i negoziati coi talebani possano condurre alla riconciliazione dell'Afghanistan; però ha anche ammesso di essere consapevole che potrebbe non rivelarsi possibile: «Resta da vedere se i talebani sono pronti a fare la loro parte per il processo di pace in Afghanistan. Spetta a loro scegliere» ha detto, aggiungendo che, nel caso i colloqui non siano concretamente avviati, l'ufficio aperto dai talebani in Qatar potrebbe essere chiuso.

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