Milano - Avvio incerto per le Borse europee, che aprono tutte leggermente sopra la parità con l’eccezione di Piazza Affari, che è negativa. A influenzare i mercati la performance negativa Tokyo, che ha chiuso in netto calo. Pesano positivamente invece l’andamento del mercato Usa: ieri Wall Street ha chiuso in terreno positivo dopo una seduta caratterizzata da forti perdite, scatenate dai timori sul futuro di Carlyle Group e di Bear Stearns.
L'Eurostat rivede l'inflazione È del 3,3%, e non del 3,2% come inizialmente previsto, l’inflazione della zona euro del mese di febbraio. È quanto ha reso noto Eurostat, l’ufficio statistico delle comunità europee, rivedendo al rialzo le stime flash del 3 marzo scorso. A gennaio il dato era del 3,2%, stabile rispetto a dicembre, mentre nel febbraio dello scorso anno era dell’1,8%. L’inflazione mensile si è attestata allo 0,3%. In Italia l’inflazione è aumentata del 3,1% su base annua. L’inflazione dei Ventisette è stata del 3,4%, invariata rispetto a gennaio, a fronte del 2,1% dello scorso anno. L’inflazione mensile è stata dello 0,4%. I tassi annuali più bassi sono stati quelli dell’Olanda, al 2%, di Germania, Portogallo e Svezia, al 2,9%, mentre i più alti sono stati quelli della Lettonia, al 16,5%, della Bulgaria, al 12,2%, e dell’Estonia, all’11,5%. Le principali componenti dell’inflazione di febbraio sono state l’istruzione, al 9,7%, gli alimentari, al 5,8%, e i trasporti, al 5,4%, mentre gli aumenti più contenuti sono stati quelli delle comunicazioni, in calo del 3,1%, dell’intrattenimento e della cultura, rimasti invariati, e dell’abbigliamento, in aumento dell’1%, Per quanto riguarda i sotto-indici dettagliati, i carburanti per i trasporti sono aumentati di 0,50 punti percentuali, il latte, uova e formaggio di 0,23 punti, i combustibili da riscaldamento dello 0,21 punti e il pane e i cereali di 0,14 punti.
Euro verso quota 1,57 Il dollaro è tornato sulla china discendente, ampliando il declino registrato contro l’euro e aggiornando il minimo dei 12 anni contro lo yen. L'euro si avvicina a sfondare la soglia storica di 1,57 dollari segnando uno scambio di 1,5688 dollari per euro. Al minimo di 99,85 rispetto lo yen. Il dollaro è stato danneggiato dal crescente timore sul mercato del credito e da dati che hanno mostrato un inatteso calo nelle vendite al dettaglio Usa di febbraio. Le cifre hanno acuito il timore che l’economia Usa sia piombata nella recessione.
Bush ottimista "Siamo ovviamente in un momento difficile ma l’economia riprenderà quota perché i fondamentali sono solidi e perché insieme al congresso abbiamo adottato importanti politiche di stimolo". Nonostante i recenti - e ripetuti - allarmi lanciati dalla Fed e dalla Bce, il presidente George W. Bush ostenta un forte ottimismo e, parlando all’Economic Club di New York, assicura che gli Stati Uniti godono di "solidi fondamentali" che permetteranno, entro breve, la ripresa della crescita. Nell’aperto intento di reinstaurare un clima di fiducia nei confronti della prima economia mondiale di fronte ai timori di recessione, il presidente Usa dichiara che la situazione del paese è solida e l’economia riprenderà vigore nonostante le attuali difficoltà.
Alla platea di imprenditori, banchieri ed economisti, il presidente spiega inoltre che l’amministrazione ha preso atto per tempo del rallentamento del ciclo e adottato provvedimenti decisivi a sostegno della crescita come il pacchetto fiscale, che a parere degli economisti porterà al rilancio dei consumi nel secondo e nel terzo trimestre. Dipartimento del Tesoro e Federal Reserve prenderanno a propria volta misure favorevoli alla crescita, conclude, e il banchiere centrale Ben Bernanke sta facendo un buon lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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