Il fascino malsano del turismo sessuale

Dalla visione di Paradise. Love, dell’austriaco Ulrich Seidl, si apprendono varie cose. Per esempio, che in Kenia le donne bianche intrattenenti relazioni sessuali con giovani africani sono chiamate Sugar Mama, il Mzungu Kiss è il nome keniota per il bacio alla francese, lì non praticato, come del resto la fellatio, il giovane Munga, l’amante principale di Teresa nel film, all’anagrafe fa Kuzungu, un programma più che un cognome. Il film racconta il turismo sessuale delle donne cosiddette agées, over 50, e quindi il valore mercantile della sessualità, del potere legato al colore della pelle, del rapporto fra sfruttatore e sfruttato, più o meno rovesciato nel momento in cui è comunque il secondo a dettare le regole del gioco. Prima puntata di una trilogia (Amore, Fede, Speranza), Paradise. Love ha una sorta di pesantezza teutonica nel combinato disposto con cui robuste matrone in cerca di sesso vogliono comunque, da un lato, travestirlo da sentimento, e dall’altro non rinunciare a una sorta di educazione pedagogica all’atto in sé, come maestre nei confronti di un allievo fisicamente dotato, ma intellettualmente carente. In concorso, il film è risultato agghiacciante per molta della stampa femminile accreditata, agée e no (anche se si è giovani ci si può immaginare che cosa si sarà invecchiando): sempre teutonicamente, Seidl non nasconde nulla, corpi sfatti, la cupidigia e la sfrenatezza di chi fuori da casa propria pensa di potersi permettere tutto, l’ipocrisia di chi maschera il bisogno di sesso con il bisogno d’amore.

Dice il regista che è soprattutto un film sulla solitudine femminile, e probabilmente ha anche ragione, ma il personaggio di Teresa (Margarethe Tiesel) ha qualcosa di morbidamente malsano nel suo passaggio da madre di famiglia ossessionata dall’igiene e dall’affetto per la figlia, a menade assatanata e al tempo stesso ordinatrice di coccole. Si esce dal film, essendo maschi ed essendo abituati alla critiche sulla nostra animalità, se non sollevati, almeno tranquillizzati. Quando si paga, è meglio essere cinici che sentimentali.
SS

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica