Nel mondo la potenza fotovoltaica installata ha raggiunto lo scorso anno i 6,5 Gigawatt, un contributo del tutto marginale al fabbisogno complessivo di energia elettrica, ma nellarco di una ventina danni è previsto che savvicini gradualmente al 10% della richiesta globale. Da un lato, infatti, pesano la dipendenza dalle forniture estere e lincertezza degli scenari energetici, mentre dallaltro i prezzi del fotovoltaico procedono di buon passo verso latteso dimezzamento. Una consistente accelerazione potrebbe giungere dal processo messo a punto da Ibm per trasformare i semiconduttori di scarto in materiale per costruire le celle fotovoltaiche.
Un processo che, se diffusamente utilizzato dai produttori di microchip, permetterebbe di riciclare 3 milioni di wafer di silicio ogni anno. Lindustria mondiale dei semiconduttori, infatti, fabbrica quotidianamente 250mila wafer, oltre il 3% dei quali risulta difettoso. Poiché spesso contengono microcircuiti brevettati, essi non vengono recuperati, ma distrutti e smaltiti o, piuttosto, fusi e rivenduti. «Il nuovo processo di riciclaggio - dicono alla Ibm - riduce innanzitutto le 21 fasi ad alto consumo energetico, tipiche di altri metodi di recupero, a 5-12 fasi, e con questo abbatte le emissioni di Co2 dal 30 al 75%.
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