Fuorisalone, tutti a tavola!

Ci si sente minuscoli come l’Alice di Carroll di fronte al tavolo rosso, con tanto di fiasco stilizzato, che ci accoglie all’ingresso di Villa Reale. Più che un invito, “Tutti a tavola” suona come il minaccioso imperativo di ignoti giganti che accolgono un ignaro e titubante convitato. Invece è la mostra che il Cosmit propone alla Galleria d’Arte Moderna in via Palestro 16 e che viene inaugurata in occasione del Fuorisalone. I Pellizza da Volpedo e gli austeri ritratti ottocenteschi vi scrutano mentre vi aggirate nelle sale come se steste violando la loro privacy, spiandoli in un momento così intimo e ordinario come quello in cui ci si siede a tavola. Il percorso multisensoriale si compone di installazioni luminose, stralci di piéce teatrali, filmati mangerecci, ritratti di italiani, famosi e non, alle prese con le tavole imbandite: da Giulietta Masina che si abbuffa ne ‘La Strada’ alla colorata tavola di Licia Maglietta in ‘Pane e Tulipani’, ma si vedono anche le mense operaie dell’Italia anni Sessanta, o le prime scampagnate primaverili del dopo boom. E, sopra ogni cosa, gli odori dei cibi ricreati da speciali sintetizzatori vi accompagnano lungo il percorso, cambiando di stanza in stanza: pane appena uscito dal forno, dolci, spezie, limone e bergamotto, a completare la sensazione di spaesamento e l’effetto danse macabre di questo bizzarro tuffo nella convivialità.