Cronache

Furti di opere d’arte: la nuova frontiera dell’«investimento»

Oltre l’80 per cento delle persone denunciate per furti d’arte in Liguria sono liberi professionisti, tanto che si può ormai affermare che il furto d’arte su commissione sia diventato una sorta di «investimento» redditizio più che un vero e proprio reato. È uno dei dati emersi dalla presentazione del bilancio dell’attività 2008 del Nucleo carabinieri Tutela del patrimonio culturale di Genova. In particolare, si è registrato un lieve aumento dei furti in generale (+3%) ma soprattutto un notevole incremento delle persone sottoposte a indagini (+60%), a conferma che l’esistenza e l’attività del nuovo nucleo specializzato sta dando frutti importanti.
La provincia più interessata dal fenomeno è quella di Genova, con 31 casi. Seguono Imperia (8 casi), Savona (6) e La Spezia (3). A essere più colpiti dai ladri di opere d’arte sono inevitabilmente i privati che magari hanno maggiori difficoltà a proteggere le loro collezioni: nel 2008, infatti, si è registrato un aumento del 5%, fino a raggiungere il 50% dei furti denunciati in totale. Anche nelle chiese e negli istituti religiosi si è avuto un incremento (19 casi), arrivando al 39,5%. Segno meno, invece, per la quantità di opere trafugate.
«Il bilancio del 2008 - spiega il capitano Salvatore Lutzu, comandante del Nucleo - è importante da un punto di vista operativo e conferma l’incremento dell’attività di contrasto del fenomeno. Quello che sorprende è il dato relativo alle persone denunciate: il furto di un’opera d’arte è ormai considerato una sorta di investimento da parte della media borghesia e non più un reato». Un altro dato significativo riguarda il tipo di bene sottratto: quasi l’80% dei reati scoperti riguarda l’arte contemporanea, per semplicità organizzativa del furto e la facilità di vendita nel mercato.
In totale, nel 2008, in Liguria sono stati sequestrati beni per un valore di quasi 16 milioni di euro e denunciate 72 persone. Per quanto riguarda i reperti archeologici, ancora, i carabinieri hanno recuperato 240 oggetti, rispetto ai 96 del 2007, con un incremento dell’attività pari al 150%.

Per il 2009, invece, maggiore attenzione sarà rivolta alla tutela del patrimonio paesaggistico, per contrastare l’abusivismo edilizio.

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