Vienna - Un bilancio di 150 miliardi di euro di investimenti da oggi al 2030 per mantenere al livello attuale le emissioni dei gas serra, evitandone l’aumento. È il dato che emerge dal rapporto presentato oggi dagli esperti dell’Onu sul cambiamento climatico, riuniti a Vienna fino al 31 agosto. Il calcolo è relativo ai costi delle misure da adottare in materia di nuove tecnologie che permettano di non far aumentare il livello delle emissioni responsabili del riscaldamento climatico e far fronte ai dettami del protocollo di Kyoto alle norme necessarie per il suo superamento, dato che il protocollo scadrà nel 2012.
Nella seconda giornata di lavori del vertice in corso a Vienna, gli oltre mille delegati Onu sul clima hanno discusso le modalità di finanziamento delle politiche di sostegno ambientale contro il cambiamento del clima e il riscaldamento del pianeta. «Il cambiamento climatico potrebbe rivelarsi una domanda ambientale che corrisponde a risposte economiche» ha detto Yvo de Boer, segretario generale della Convenzione Onu sul cambiamento climatico (Unfcc), mettendo tra le possibili opzioni per il finanziamento delle tecnologie di produzione di energia pulita, anche una tassa sui trasporti aerei attraverso la quale si potrebbero raccogliere da 7,3 miliardi a 11 miliardi di euro l’anno. Secondo le cifre del rapporto Onu, in tutto il mondo da oggi al 2030 verranno spesi 14,6 mila miliardi in infrastrutture e impianti per la produzione di energia. Durante la seconda giornata di lavori gli esperti Onu hanno messo l’accento sulle responsabilità delle politiche ambientali: saranno i governi o le multinazionali a decidere quali politiche adottare in materia di riciclaggio, energia eolica, nuove tecnologie per il riciclaggio del carbone nei prossimi vent’anni? Intervenendo sul problema Boer ha messo in evidenza che i governi possono favorire con apposite leggi le compagnie che adottino tecnologie non inquinanti attraverso incentivi fiscali e sussidi. Ieri, nel discorso di apertura del vertice che si chiuderà il 31 agosto, il segretario generale della Convenzione sul cambiamento climatico, aveva confermato l’impegno a perseguire l’obiettivo indicato dall’Unione Europea, ovvero ridurre del emissioni di gas serra del 20 per cento entro il 2020, indicandolo come «ci? che le nazioni in via di sviluppo chiedono ai Paesi più ricchi».
Secondo il nuovo rapporto tecnico pubblicato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, per mantenere le emissioni globali di anidride carbonica agli attuali livelli occorrerebbe investire soprattutto nel mondo sviluppato più di 210 miliardi di dollari (155 miliardi di euro) per anno da oggi fino al 2030.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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