Gb, lo scandalo si allarga E il governo dice no all'offerta per BskyB

Gordon Brown ha accusato le riviste di Rupert Murdoch di aver spiato la sua famiglia e altre persone. Intercettati anche i vertici della polizia. A rischio ora l'acquisizione di BskyB da parte di News Corporation

Gb, lo scandalo si allarga 
E il governo dice no 
all'offerta per BskyB
 Londra - Non c'è pace per la stampa britannica. L'ex primo ministro britannico Gordon Brown ha accusato le riviste di Rupert Murdoch di aver utilizzato criminali per ottenere informazioni riservate sulla sua famiglia e su altre persone. "I collaboratori con cui lavorano - ha spiegato - sono noti criminali con precedenti penali". Brown ha raccontato nello specifico che nei primi periodi del suo mandato, il Sunday Times, parte di News International di Murdoch, aveva ottenuto informazioni confidenziali sul suo conto bancario, su archivi legali e altri materiali. "È stato davvero uno shock scoprire che tutto questo è successo grazie ai loro legami con criminali", ha aggiunto l'ex premier. "Noti delinquenti - ha ribadito - hanno portato avanti queste attività dopo essere stati assunti da investigatori del Sunday Times".

Intercettati anche i vertici della politizia Poco dopo che Scotland Yard aveva cominciato a indagare, nel 2006, sulle intercettazioni di News of the World, cinque alti funzionari di polizia scoprirono che i loro cellulari erano stati violati e probabilmente ascoltati dal tabloid di Rupert Murdoch. Lo scrive il New York Times sul suo sito online. La scoperta, confermata da funzionari ed ex funzionari di polizia, lascia presupporre che i funzionari messi sotto sorveglianza abbiano potuto pensare che, se avessero indagato aggressivamente su News of the World, le loro vite private sarebbero state messe alla berlina dal domenicale di News International che Rupert Murdoch ha chiuso domenica scorsa. Alcuni di questi segreti sono emersi successivamente in altri giornali: tra le accuse, quelle di avere gonfiato le note spese e di avventure extraconiugali, mentre in un altro caso di aver usato le miglia di "frequent flyer" accumulate sul lavoro per vacanze personali.

Murdoch convocato dal parlamento I parlamentari britannici ascolteranno Murdoch, proprietario del gruppo internazionale Newx Corp, sullo scandalo delle intercettazioni illegali che ha travolto uno dei tabloid di sua proprietà, il News of the World. Lo ha detto il portavoce della Commissione sui media della Camera dei Comuni. I parlamentari vogliono sentire anche James Murdoch, uno dei figli del magnate, e Rebeka Brooks, rispettivamente presidente e direttrice generale di News International, filiale britannica del gruppo. I tre sono stati già avvertiti "oralmente" e hanno accettato di comparire seppur non obbligati. Il gruppo di Murdoch è sospettato di aver ottenuto informazioni con metodi illegali anche sull’ex premier britannico Gordon Brown, che sarebbe stato spiato per dieci anni. Il News of the World, storico tabloid britannico, è stato chiuso dopo essere stato accusato di aver intercettato illegalmente circa 4.000 persone. Non solo politici e celebrità, ma anche una studentessa sequestrata e uccisa nel 2002, e i familiari delle vittime degli attentati del 7 luglio 2005.

No all'offerta per BskyB Lo scandalo potrebbe avere conseguenze anche sulle acquisizioni dell'azienda di Murdoch, News Corporation che vorrebbe comprare il 61% della piattaforma satellitare BskyB (di cui detiene già il 39%). Un'offerta contestata da concorrenti e opposizione, che hanno chiesto al governo inglese di bloccarla. Ora conservatori e libdem hanno dato il loro appoggio alla mozione proposta per domani dai laburisti che afferma che non è nell’interesse pubblico che Rupert Murdoch continui con la sua offerta.

Il testo preciso della mozione afferma: "Questa Camera ritiene che è nel pubblico interesse che Rupert Murdoch e News Corporation ritirino l’offerta per BSkyB". Che la maggioranza voti una mozione con l’opposizione è una cosa senza precedenti. Il ministro della Cultura Jeremy Hunt ha tuttavia dichiarato che non si recherà alla Camera per il voto.

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